ArtexiCre 2022: Antropografie. Mettere insieme corpo ed emozioni

Non c’è strumento migliore del corpo per esprimere ciò che sentiamo. Lo sa bene la ballerina e insegnante di danza Laura Basterra Aparicio, che guida i bambini di 6 e 7 anni alla scoperta del laboratorio Antropografie: “Durante questo laboratorio l’obiettivo è mettere insieme il movimento del corpo e l’interpretazione delle emozioni”.

Disegnare è senz’altro un ottimo metodo espressivo, ma chi l’ha detto che lo si può fare solo attraverso le mani? Cambiamo prospettiva! Stravolgiamo le regole per sfruttare a pieno le potenzialità del nostro corpo! I bambini, attraverso il movimento, la musica, il disegno e i colori si esprimeranno in totale libertà, divertendosi e acquistando maggiori consapevolezza e confidenza con il proprio corpo come strumento comunicativo.

“In una prima fase- continua Laura  -identifichiamo le emozioni con il movimento del corpo e poi le coloriamo. In un secondo momento, su un grande foglio steso sul pavimento, disegniamo tutti insieme emozioni differenti come l’ansia, la rabbia, il disgusto, la tristezza e lo facciamo utilizzando tutte le potenzialità del nostro corpo. C’è chi si rotola per terra, chi salta, chi si guarda negli occhi, chi corre. In un’ultima parte dell’esperienza ci si divide in due gruppi: mentre uno interpreta un’emozione con i movimenti del corpo, l’altro deve indovinarla e rappresentarla sul foglio”.

Il laboratorio nasce da una re-immaginazione degli strumenti e del processo tradizionale del disegno, che si trasforma in un gesto immediato, caratterizzato da massima libertà d’espressione e di dinamicità.

Sotto la guida dell’insegnante di danza, il corpo dei bambini si trasforma in una sorta di pastello vivente, a cui viene chiesto di lasciare la propria traccia colorata, lasciandosi guidare esclusivamente dal proprio batticuore.

“La cosa che mi piace di più dei bambini è che sono liberi da preconcetti- racconta Laura –e non si fanno problemi a dare un colore a un’emozione. Non è detto che il nero rappresenti sempre la paura e il giallo la felicità, ma può essere che l’arancione corrisponda alla paura e il verde alla felicità”. Già, perché no?