Festival organistico. Il musicologo Giovanni Bietti parla di improvvisazione

Grande attesa per il 30esimo Festival Organistico internazionale “Città di Bergamo” che è stato presentato lunedì mattina alla presenza dell’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, del presidente Maurizio Maggioni e del direttore artistico e ideatore del Festival Fabio Galessi. “Ringrazio il comune di Bergamo, le istituzioni  e tutti gli sponsor che hanno reso possibile questo progetto che unisce Bergamo e Brescia che si preparano ad essere capitali della cultura 2023” ha dichiarato Maurizio Maggioni.

“Impro e Friends” il titolo di questa edizione, che vedrà protagoniste tante personalità che in giovane età sono passate proprio da Bergamo per poi affermarsi a livello internazionale.

A presentare il ricco programma del cartellone, Fabio Galessi che ha ricordato che novità assoluta di quest’anno sarà la presenza a Bergamo del musicologo e divulgatore più amato e conosciuto in Italia, Giovanni Bietti, la voce del seguitissimo programma di RaiRadio3 Lezioni di musica.

L’improvvisazione nella pratica musicale

“Spetterà a lui il compito di spiegare l’importanza dell’improvvisazione nella pratica musicale durante la giornata di presentazione della stagione, giovedì 22 settembre nel Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti, in collaborazione con Fondazione Donzietti” ha spiegato il direttore artistico. Un’edizione che del resto era già cominciata la scorso primavera , quando i musicisti Zuzana Ferjencikova e Laszlo Fassang si sono sfidati in un concerto interamente ripreso e che è entrato a far parte di un progetto cinematografico che ha preso il nome di “The Impro Organ Challeng”, il quale ha partecipato al primo International Online Organ Festival.

Proprio come lo scorso anno, i concerti in programmi saranno fruibili anche online in live streaming gratuito su youtube, ma come ha ricordato Galessi: “quando possibile è importante presenziare al concerto dal vivo, perché l’interpretazione del musicista cambia in base al momento e al contesto, rendendo così unico ogni evento live”. 

Concerto inaugurale sarà venerdì 23 settembre sull’organo sinfonico Corna del Duomo. Alla consolle ci sarà  Jean-Baptiste Dupont, funambolico improvvisatore e trascrittore. Per l’occasione si potrà ascoltare una sua ‘Première’ – la trascrizione della prima Suite per orchestra di J.S.Bach – e a seguire uno dei suoi cavalli di battaglia, i fantasmagorici tre movimenti da Petrouchka di Stravinsky. 

Grandi protagonisti alle Grazie e in Pignolo

Il secondo appuntamento, venerdì 30 settembre, è quello tradizionalmente dedicato al giovane vincitore di Concorso Internazionale presso la Chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie. Vista la singolarità del trentennale è stato invitato un recente ma non fresco vincitore, Karol Mossakowski (ex-aequo a Chartres 2016), che nel frattempo ha compiuto, a soli 32 anni, un’incredibile carriera.

Il venerdì successivo, 7 ottobre, sul monumentale Serassi di Pignolo potremo ritrovare Gerben Mourik, già al Festival nel 2006. Fra ampi affreschi improvvisativi in stile ed autori olandesi poco frequentati, Mourik proporrà un estratto di un’opera di César Franck di rara esecuzione in concerto: ‘L’Organiste’, un volume incompiuto, pubblicato postumo, concepito per l’harmonium e dedicato all’utilizzo liturgico.

In Basilica di Santa Maria Maggiore, il 14 ottobre, si celebrerà il ritorno nella nostra città (era il 1998) di una figura divenuta planetaria per la Musica Sacra, Martin Baker, per oltre vent’anni Maestro di Cappella e responsabile musicale della Cattedrale di Westminster. La sua proverbiale versatilità è ben rappresentata dal programma, dove fa capolino anche la marcia composta per l’incoronazione della regina Elisabetta II.

La conclusione in Duomo: concerto per due organi

A Juan de la Rubia è affidato il compito di far rivivere venerdì 21 ottobre le splendide sonorità dell’organo Locatelli di San Bartolomeo. La sua particolare fonica d’ispirazione francese troverà perfetta empatia nel programma ideato dall’attuale titolare della Sagrada Familia di Barcellona, con autori transalpini coevi a Franck ed una sventagliata di piccole miniature improvvisate.

Infine, il concerto per 2 organi in Cattedrale, chiuderà la rassegna venerdì 28 ottobre, coinvolgendo il Felice Bossi 1842 che da molto tempo non appariva in cartellone. Protagonisti saranno Jürgen Essl – l’unico artista senior di quest’anno e grande amico della prima ora del Festival – e Jeremy Joseph, titolare di cattedra al Conservatorio di Vienna.

Tutti gli eventi saranno ad ingresso libero e gratuito.