Il cammino di Santiago diventa un gioco da tavolo

Il cammino di Santiago diventa anche un gioco da tavolo. L’idea di Giuliana Scotti, insegnante di religione e di didattica della religione presso l’ISSR ora in pensione, è diventata realtà da poche settimane. La sua passione per i pellegrinaggi ha dato vita ad un gioco emozionante e divertente, che può essere anche un modo per prepararsi a mettersi in viaggio.

Dal 19 agosto il “Camino de Santiago” è in commercio, in sole 100 copie disponibili presso la libreria Homo ludens di Alzano Lombardo.

“Siamo una famiglia di pellegrini – inizia a presentarsi Giuliana -. Io e mio marito abbiamo fatto il primo cammino di Santiago una ventina d’anni fa. Ci siamo subito appassionati e negli anni successivi ne abbiamo fatti diversi altri, compresa la via francigena per intero, dal Gran San Bernardo a Santa Maria di Leuca”.

Le tappe del cammino su un pannello in cucina

Questa passione ha portato Giuliana e il marito Marzio a dipingere un pannello nella cucina della propria casa con la rappresentazione delle tappe del cammino. E non solo. “Un giorno a tavola abbiamo pensato di disegnare su una tovaglia le tappe del cammino, non sul bordo ma su una spirale, altrimenti non ci sarebbe stato posto per tutte – prosegue -. Da lì è nata anche l’idea del gioco. Ne ho parlato con i miei fratelli, in particolare con Riccardo, che è un pittore e mi ha dato subito la sua disponibilità per realizzare i disegni”.

Ha preso così forma un gioco che simula il percorso da Roncisvalle a Santiago. “Ci sono 153 casette, una ogni 5 km del cammino. Ogni casetta è l’occasione per raccontare un aspetto del cammino, così da farlo conoscere sotto la forma di un gioco”.

Le tappe sono volutamente chiamate casette e non caselle. “Noi abbiamo sempre vissuto il cammino di Santiago come il cammino della vita – prosegue Giuliana -. È un’esperienza che dice il nostro modo di gestire le fatiche e le gioie, come nella vita reale. Ogni piccola casa in cui uno sosta è un’occasione per conoscere, riflettere, imparare. Nelle case ci sono esperienze di incontri molto belli, ma anche la sofferenza e il dolore”.

Lo zaino, le credenziali, un timbro per ogni casetta

Le casette hanno dei numeri che seguono un ordine decrescente, dal 153 allo 0. “Succede come nel cammino: si incontrano dei pilastrini che indicano i km mancanti per arrivare alla meta. Alla partenza bisogna prendere uno zaino e un foglietto piegato a forma di credenziale, su cui si pone un timbro ad ogni casetta.

Ognuno deve scegliere inoltre quali pegni prendere: ci sono, per esempio, i bastoni da trekking, la mantella contro la pioggia, la crema solare; ciascuno sceglie in base alle proprie priorità e durante il cammino dovrà utilizzare questi strumenti. All’arrivo, inoltre, si prende la compostela, proprio come nel cammino”.

Tanti modi per provare a raccontare una passione che può così, con un semplice gioco da tavolo, contagiare altre persone.