Alzano Lombardo, doppio anniversario nel 2023: al via un programma di feste ed eventi

100 anni dall’elevazione a basilica e 1.000 anni dalla fondazione della prima chiesa romanica dedicata a San Martino: la basilica di Alzano Lombardo si prepara a festeggiare nel 2023 un doppio anniversario. La comunità onorerà questo duplice grande traguardo con un anno ricco di celebrazioni ed eventi, in cui la memoria del passato si intreccia allo sguardo sul futuro della parrocchia.

L’apertura dei festeggiamenti è avvenuta nei giorni scorsi, con la presenza ad Alzano del Vescovo di Bergamo mons. Francesco Beschi in occasione della solennità della Madonna addolorata.

«La prima bolla di elevazione a basilica, di papa Pio XI, risale all’agosto del 1922 – spiega il parroco di Alzano don Filippo Tomaselli -. Abbiamo pensato anche noi di partire con i festeggiamenti nel 1922».

Le altre celebrazioni solenni sono in programma per l’11 novembre, festa patronale di San Martino, con la presenza del vescovo di Vigevano mons. Maurizio Gervasoni, il 21 maggio 2023, data del centenario, con il cardinale Angelo Bagnasco, e l’11 novembre 2023, a chiusura dell’anno di festeggiamenti, con il vescovo di Milano mons. Mario Delpini.

Perché la chiesa di San Martino divenne basilica?

«Ogni mese proponiamo anche un incontro dedicato alla storia e al patrimonio artistico della basilica – prosegue don Tomaselli -. Si inizia il 14 ottobre con un incontro dedicato a “Come e perché la chiesa di San Martino di Alzano divenne basilica?”. Ogni mese affronteremo poi un tema particolare, compresi i grandi artisti che hanno lavorato alla basilica, come i Fantoni, i Caniana, il Cappella, il Piccio».

Nella prossima primavera (tra marzo e maggio) la basilica ospiterà anche una mostra dedicata ad Antonio Cifrondi. In calendario, infine, anche diversi concerti, a partire da quello dei Piccoli musici di Casazza che si svolgerà sabato 12 novembre alle 20.30, proprio in occasione della festa patronale.

«Vogliamo che il centenario non sia semplicemente un momento per celebrare in modo trionfalistico la nostra storia né per coltivare nostalgie dei tempi che furono – precisa il parroco -. L’evento non è proiettato al passato ma al futuro, vuole essere un’occasione di rilancio per la comunità. Veniamo dagli anni della pandemia, in cui Alzano è stato tra i paesi più colpiti: questo centenario vuole essere occasione per rilanciarci. Lo slogan che abbiamo scelto è infatti: Per essere comunità all’altezza della casa che la ospita».