Scanzorosciate, apre «Comunità al Centro», uno spazio che genera relazioni inclusive

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«Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni», diceva l’attivista ed ex first lady statunitense Elenor Roosevelt. Proprio dai sogni che creduti, desiderati e sentiti possono far sbocciare una bellissima risposta: l’inaugurazione del nuovo polo «Comunità al Centro» avvenuta sabato scorso, in Piazza Monsignor Radici nella città di Scanzorosciate.

«Si tratta di un sogno che si avvera, che nasce da molto lontano e che ha preso forma negli anni fino a diventare il progetto e oggi una realtà e non vi nascondo che è un momento per me e per molti altri davvero emozionante», dichiara entusiasta Davide Casati, Sindaco di Scanzorosciate, all’inaugurazione che ha visto la presenza di una moltitudine di persone, tra autorità, membri di associazioni e cittadini e cittadine di Scanzorosciate.   

«”Comunità al Centro” è un progetto di sviluppo della comunità che ha come obiettivo la realizzazione di un sistema di welfare territoriale, volto a creare un contesto capace di generare benessere tra le persone e la collettività», interviene Fabrizio Donati, consigliere comunale di Scanzorosciate.

«Comunità al Centro» vede la sua attuazione in un immobile, composto da due edifici, nella zona del centro storico di Scanzorosciate, da diversi anni in disuso ma che in passato ha rivestito una funzione particolare nella comunità. «Era il nucleo del centro storico, dove i nostri genitori e nonni, e chi lo ha vissuto negli anni ’80, lo ricordano come un luogo vivo di relazioni e di comunità; era il cuore di Scanzo», racconta il Sindaco Davide Casati. «Perché prima che l’abbandono e la trascuratezza se lo prendessero – prosegue il sindaco Casati – in questo complesso c’erano l’oratorio di Scanzo, il cinema teatro parrocchiale, che è stato per alcuni anni anche sede del consiglio comunale, la torre medievale in cui nacque Francesco Martinengo Colleoni, si costituì la prima associazione dei produttori di moscato di Scanzo e inoltre fu sede della biblioteca comunale».

«Questo primo lotto, che oggi inauguriamo, – aggiunge il Sindaco Casati – ospiterà una comunità per minori, il centro diurno, gli appartamenti riservati ad alcune famiglie che si sono rese disponibili con tanto coraggio e passione a venire a vivere qui e gli appartamenti di housing sociale per persone con disabilità che nelle prossime settimane saranno arredati, affinché il prima possibile potranno essere messi a loro disposizione; mentre, ancora in cantiere, il secondo lotto prevederà la ristrutturazione dell’ex cinema con la realizzazione di spazi per la comunità, di una caffetteria e pasticceria che vedranno l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e in situazione di svantaggio, la riqualificazione della torre medievale, che ospiterà il primo Museo del Vino della Provincia di Bergamo».

Inaugurazione del primo lotto a Scanzorosciate del progetto «Comunità al Centro»

«Era il 2000, quando, insieme a un gruppo di giovani dell’oratorio, iniziai ad interessarmi della vita pubblica e della comunità e a sognare cosa si sarebbe potuto fare per far tornare il centro storico di Scanzorosciate il motore della nostra comunità e ci confrontammo con l’allora amministrazione comunale che ci ascoltò e ci convinse che quella era la strada da percorrere, difficile ma necessaria», ricorda il Sindaco Casati. Da quel sogno ambizioso sono avvenuti una serie di incontri e di riunioni, e quando, nel 2004, Davide Casati entrò nella giunta comunale come assessore, finalmente, quel desiderio di un gruppo di ragazzi, dapprima minorenni, divenne un progetto condiviso da tutta la giunta. «I lavori iniziarono con la riqualificazione della piazza della chiesa e poi delle vie che abbiamo inaugurato in questi ultimi anni ma mancava – interviene nuovamente il Sindaco Casati – ancora quest’immobile. La svolta arrivò otto anni fa in un confronto con Raffaele Casamenti e Giusy Poma della Cooperativa Aeper che da anni lavora a Scanzorosciate per le politiche giovanili, un operatore serio che si è dichiarato disponibile a investire risorse a Scanzorosciate; ma soprattutto un operatore che parla la stessa lingua del comune: mettere al centro la persona, le fragilità, tessere relazioni e legami e costruire unità. Da quel giorno partì la macchina, un viaggio lungo durato otto anni e tutt’ora in corso».

L’area dell’ex cinema parrocchiale di Scanzo che sarà riqualificato e adibito a nuovi spazi per la comunità grazie al progetto «Comunità al Centro»

Anche Gabriele Cortesi Presidente dell’Assemblea dei Sindaci e Assessore delle Politiche sociali e del lavoro di Seriate dice: «Ricordo ancora bene il primo sopralluogo che abbiamo fatto 8 anni fa con l’assessore Rosati, i luoghi non erano certamente quelli che vediamo oggi; vederlo trasformato è motivo di grande orgoglio, aldilà di una ristrutturazione urbanistica ed edilizia in una logica di co-progettazione».

Quindi, notevole è stato l’interesse da parte dell’amministrazione comunale di recuperare, riqualificare questo “luogo” per riattivare il centro storico attraverso una progettualità articolata che possa svolgere più funzioni. Costituiscono dei fattori qualificanti: la riqualificazione ambientale, l’espressione di modelli abitativi che promuovano la coesione sociale, l’attuazione a un modello di sviluppo di territorio nel quale coniugare servizi alla persona, le opportunità produttive e il contenimento di consumi energetici.

Di fatto, «la prima immagine, entrando dal cancello, sono la bellezza del luogo e queste quattro mura dove oggi stiamo festeggiando il buon avanzamento della parte sociale che sta ospitando l’abitare, la forza e il coraggio partendo dal bisogno di fragilità; guardando il futuro, possiamo costruire anche quello spazio culturale che diventerà un’azione coraggiosa, un luogo dove far fiorire “Comunità al Centro” insieme», afferma Damiano Fustinoni, Presidente dell’associazione Sotto Alt(r)a Quota.

Foto di gruppo con Giovanni Licini, Presidente dell’Accademia dello Sport per la solidarietà e associati, il Sindaco di Scanzorosciate Davide Casati, Raffaele Casamenti, Presidente di Aeper e Mauro Bonomelli, Consigliere Provincia Bergamo

Anche Raffaele Casamenti, Presidente cooperativa sociale AEPER emozionato dice: «è un giorno speciale, è un passo importante certamente verso il sogno, essere parte attiva di un progetto che diventasse parte di una comunità, di un paese, di una città, in questo caso Scanzorosciate». «”Comunità al Centro” è un progetto di comunità e non vuole essere una somma di servizi alla persona – precisa il presidente Casamenti di Aeper – ma intende porre attenzione ai più fragili in una logica inclusiva; noi, qui, proponiamo dei servizi verso minori in situazioni di difficoltà, la comunità per minori “l’Aquilone” e il centro diurno “Frisbee”, ma non nella logica di chiudersi dentro a questi bensì nella logica del dialogo, dell’apertura verso il territorio e verso ogni singolo cittadino che lo compone nella costruzione di una comunità inclusiva ed educante».

Inoltre, sottolinea Danilo Bettani, Presidente della cooperativa sociale L’Impronta, «se c’è una comunità che mette al centro le persone, al centro devono esserci le persone con disabilità; qui avremmo a disposizione, questi appartamenti dove le persone con disabilità potranno sperimentarsi dei momenti di vita autonoma al di fuori della propria famiglia d’origine e sarà per loro un passaggio importante».

Una delle stanze degli appartamenti di housing sociale del primo lotto del progetto «Comunità al Centro»

Perciò, «”Comunità al Centro” vuole restituire un po’ di forza nel futuro, vuol poter dire con coraggio alle persone che il futuro esiste per la vita delle persone e di questa comunità; possa essere un grande dono e un modello per tanti altri posti», interviene Don Cristiano Re, Direttore Ufficio Pastorale Sociale e il Lavoro della Diocesi di Bergamo.

«Certamente mi ha colpito molto – dichiara il Vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi – questo concorso di soggetti diversi che collaborano, insieme, per sostenere e alimentare un patrimonio morale come quello di cui ha bisogno il nostro paese, l’Europa intera, l’Occidente e i testimoni che ci interpellano, i provocatori di questa necessità sono proprio i più giovani desiderosi di un futuro sicuro, sensato, di significato, capace di dare speranza come questo luogo che ha a che fare con la rigenerazione e la risurrezione».

Vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi presente all’inaugurazione del polo «Comunità al Centro»

«Comunità al Centro» è un progetto così importante e di alto valore sociale che ha avuto la partneship, la sinergia e il sostegno anche economico di tanti soggetti e personalità della pubblica amministrazione, del privato sociale, del profit e del volontariato. «Ringrazio, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale di Scanzorosciate: la cooperativa sociale Aeper proprietaria dell’immobile e gestore della nuova comunità per minori; la cooperativa sociale L’Impronta che inizierà a gestire entro la fine dell’anno gli appartamenti di housing sociale per le persone con disabilità; l’associazione di promozione sociale Sotto Alt(r)a Quota che insieme all’associazione Strada del Moscato di Scanzo e di Sapori Scanzesi cureranno i futuri spazi del secondo lotto; la Diocesi di Bergamo e in particolare don Cristiano Re, Direttore Ufficio per la Pastorale Sociale e per il Lavoro, i sacerdoti, le cinque parrocchie; la Fondazione Cariplo per il finanziamento a fondo perduto; Giovanni Licini, Presidente dell’Accademia dello Sport per la solidarietà di Bergamo; Daniele Rocchetti di Acli di Bergamo; Luigi Airoldi, Dirigente Scolastico di Scanzorosciate; Giuseppe Guerini, Presidente di Confcooperative; Fausto Gritti, Presidente del Consorzio Solco Città Aperta; le forze dell’ordine; i dipendenti comunali di Scanzorosciate; l’architetto Lorenzo Pedrini; l’ingegnere Luca Flaccadori; l’impresa Cividini INGECO di Dalmine; Piesse Arreda di Ponteranica; Banca Intesa Sanpaolo per il finanziamento che ha permesso la ristrutturazione e a tutti i sindaci (tra cui Giorgio Gori), delegati, parlamentari, consiglieri (Mauro Bonomelli della Provincia di Bergamo) e senatori che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto», dice Fabrizio Donati.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito https://comunitaalcentro.it/.