I ragazzi della Bovisa nel film ”Fuoricondotta” di Fabio Martina, per educare alla libertà

La scuola come vita di comunità: il film “Fuoricondotta” di Fabio Martina educa alla libertà. Per questo è un’occasione da cogliere la proiezione in anteprima a Bergamo, giovedì 27 ottobre, ore 21 al Cinema Lo Schermo Bianco – Via Daste e Spalenga, 13. L’appuntamento è organizzato in collaborazione da Lab80 e Aeper.

Il regista Fabio Martina dialogherà con Debora Zanchi e Carlo Fusari, della cooperativa sociale AEPER, che si occupa di interventi educativi e socio-sanitari per preadolescenti, adolescenti e giovani sul territorio bergamasco.

Ricomincia la scuola, ogni anno tra difficoltà e problemi, eppure – in ogni momento di vita trascorso nelle mura dell’istituto, in aula e fuori, durante le lezioni – proprio il mondo scolastico continua a rappresentare il luogo e il tempo fondamentali in cui si forma l’educazione e il pensiero, gli uomini e le donne del presente e del futuro. Qui si scopre sé stessi, il rapporto con l’altro, il senso delle regole e delle vie che solo la libera espressione può percorrere. 

Fabio Martina, con “Fuoricondotta” (70’, Italia), ci riporta proprio sui banchi di scuola, con leggerezza, tra i ragazzi e le ragazze, nelle relazioni del corpo docenti, in un viaggio cinematografico che interseca i linguaggi del documentario e della fiction, i registri drammatici e della commedia allo stesso tempo. 

Con poesia e quotidianità, il lavoro pone al pubblico le domande che ogni adolescente si pone nel periodo scolastico. In più, quello che accade a scuola è il riflesso di scelte che ogni giorno intraprendiamo, anche da adulti: qual è allora il confine tra la libertà individuale e la necessità di regole all’interno di una comunità? 

Il film porta a Milano, ai giorni nostri, in una scuola secondaria di un quartiere di periferia. Racconta la storia di alcuni studenti che, durante una normale mattinata di lezione, decidono di ribellarsi al nuovo Preside. Questi, infatti, si è dimostrato troppo normativo nell’imporre regole ferree per riportare l’ordine all’interno dell’Istituto Scolastico. La colpa, a suo parere, è del predecessore, troppo permissivo e tollerante, e quindi decide di proibire le arti, l’intervallo e l’uso del cortile, trasformando la scuola in un luogo estremamente disciplinato ma insensibile alle problematiche e alle esigenze degli studenti. Alcuni ragazzi decidono dunque di fare qualcosa per cambiare la situazione. 

Ispirato a Zero in condotta di Jean Vigo e Gli Anni in Tasca di Truffaut, il film vuole raccontare con un tono leggero e poetico il mondo della scuola di oggi con le particolarità e problematiche a cui nel suo ruolo formativo, educativo e culturale deve fare fronte. Fuoricondotta, girato con protagonisti attori non professionisti, corrisponde stilisticamente ad un documento d’osservazione in cui la maggior parte delle scene sono state ricostruite mimando accadimenti reali sulla falsa riga di ciò che è emerso nella fase laboratoriale condotta nei mesi precedenti. La sensazione di realtà e verità, restituita sullo schermo grazie a questo metodo, è fondamentale per produrre nel pubblico un effetto di immedesimazione nei personaggi e nei fatti. Il luogo in cui è realizzato il film è una scuola costruita negli anni ’20 durante il fascismo, la scuola Giacomo Leopardi in viale Bodio, a Milano): l’Istituto ospitò sui suoi banchi il piccolo alunno Ermanno Olmi, che dedicò a questa esperienza di vita pagine toccanti del suo libro “Ragazzo della Bovisa”.

Fabio Martina è autore di documentari e film di fiction. Dopo una laurea in filosofia, la frequentazione della Scuola del Cinema di Milano e una lunga collaborazione con l’azienda Rai nell’area regia, inizia a girare e produrre nella Milano cinematografica, vibrante e sperimentale dei primi anni 2000. I suoi film, che trattano di temi sociali, etici e filosofici, mettono in discussione i cliché e gli stereotipi della società moderna, trovando larga diffusione in festival internazionali e ottenendo successi di pubblico e di critica. Tra i suoi lavori “A due calci dal paradiso” (2006), vincitore del Premio Opera Prima alla 24ª edizione di Sport Movies & Tv – Milano International FICTS Fest, “Che cos’è l’amore” (2015), “L’Assoluto Presente” (2017) e il documentario “L’Estate di Gino” (2018).

Fuoricondotta  è stato realizzato nell’ambito del progetto di cinema a scuola “Ragazzi della Bovisa”, finanziato dal Ministero dell’Istruzione e dalla SIAE, realizzato da Circonvalla Film, in partnership con l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Il film è prodotto da Circonvalla Film e Noura con il supporto e il sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione Eos.

Il trailer del film

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