La città che inventa: connettersi per cooperare

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L’evento Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 è iniziato e per i rispettivi Uffici delle due Diocesi dedicati al mondo della Scuola comincia un avvincente percorso con bambini, ragazzi e insegnanti, improntato alla scoperta e alla promozione di un tratto culturalmente caratterizzante le due città, quello della cooperazione e della solidarietà, che molto deve alla capacità dei loro cittadini di costruire ponti con popoli di altre nazionalità e di altri continenti, tramandando alle generazioni la cultura della cooperazione e della Pace.

La progettazione si inserisce nelle 4 macro aree di BG-BS Capitale, in particolare nell’Area La Città che inventa. Le due Diocesi hanno scelto un titolo che fa da cornice alle iniziative: “La città che inventa: connettersi per cooperare”.

La cultura della cooperazione

Portare la Luce della Fede, delle scoperte, delle invenzioni e delle competenze e contemporaneamente cercare luce oltre i confini delle proprie città e dei territori bergamasco e bresciano ha generato incontri, legami e scambi a tutti i livelli, rendendo concreti progetti e storie di cooperazione e di solidarietà umana.

La storia della cooperazione è lunga e ancora in divenire poiché cooperare non è facile, richiede anzitutto un incontro rispettoso con l’altro, che apra alla co-programmazione e alla co-progettazione e inizi dall’ascolto delle popolazioni beneficiarie puntando ad un ampio coinvolgimento dei diversi partenariati territoriali.

La globalizzazione non sempre si è sviluppata secondo una logica cooperativa e dunque occorre un’educazione dei bambini e dei ragazzi alla cittadinanza globale, affinché si diffonda la consapevolezza dei problemi globali: ambiente e cambiamenti climatici, conflitti, migrazioni forzate, mobilità umana e divari demografici, squilibri economici e sociali, corruzione e criminalità, terrorismo, tensioni politiche e commerciali, minacce alla pace.

Per non dare per scontata la vocazione all’apertura e alla cooperazione delle nostre città, occorre riscoprire – per usare le parole della prof.ssa Laura Viganò dell’Università degli Studi di Bergamo – che  “il vero senso della cooperazione non sta nel solo e semplice trasferimento di risorse, tantomeno nell’aiutare o nel fare qualcosa per nostro interesse, di qualunque tipo esso sia, ma nello scambio che si realizza lavorando insieme, che permette a tutti di diventare più colti, più forti, più ricchi.”

L’evento per gli insegnanti e i dirigenti scolastici

Partendo quindi dall’educazione, il Convegno di inizio anno scolastico rivolto agli Insegnanti di Religione delle secondarie di secondo grado e successivamente a dicembre l’incontro del Vescovo con i Dirigenti Scolastici, hanno aperto le iniziative per la scuola con un approfondimento sulla Cooperazione Internazionale per una cultura dello sviluppo e un’educazione al dialogo, alla condivisione e all’inclusione grazie ai contributi dei docenti dell’Università degli studi di Bergamo.

Un corso universitario

Tra febbraio e aprile verrà proposto un percorso di formazione agli insegnanti sul Service Learning, in collaborazione con le Cattedre Unesco delle Università di Bergamo e Brescia. Vorremmo raggiungere i ragazzi anzitutto fornendo gli strumenti giusti agli insegnanti e dando il via a sperimentazioni di progetti nuovi o già esistenti nelle scuole, attraverso i quali gli alunni provino a sperimentare modalità nuove di essere solidali e di realizzare piccole esperienze di cooperazione.

Maturi al punto giusto!

A marzo in entrambe le città si svolgerà l’evento Maturi al punto giusto, dedicato ai giovani delle classi 5e. I giovani siederanno a gruppi attorno a tavoli con testimoni che racconteranno le diverse modalità di approcciarsi ai temi della Cooperazione internazionale nello stile degli world cafè. Le 4 arre tematiche saranno: Sapere (Università, Cultura, formazione), Lavorare (economia, impresa, lavoro), Servizio (volontariato, associazionismo), Partecipare (le istituzioni, la cittadinanza).  

Per i ragazzi lezioni su S. Alessandro e S. Giovanni XXIII

Durante l’anno scolastico i bambini di Bergamo della primaria e i ragazzi della secondaria di primo grado svolgeranno, nelle lezioni di religione, un’unità didattica di approfondimento sulle figure del patrono di Bergamo e di Papa Giovanni XXIII a cura dell’Ufficio IRC.

Per i bambini di tutte le scuole dell’infanzia parrocchiali, è già stato distribuito un piccolo strumento nato dalla collaborazione con Fism e le Provincie che allenerà i più piccoli a muovere i passi giusti verso la cooperazione e la costruzione della Pace. Si tratta di un libretto a forma di fisarmonica – testo di Giovanna Fidone, illustrazioni di Eva Cividini – che racconta una filastrocca attraverso la quale il protagonista Raimondo e i suoi amici accompagneranno i bambini a scoprire come si impara a cooperare già da piccoli: un libro che da muro può trasformarsi in ponte e incrociare gli occhi e lo sguardo di chi incontreremo, imparare il suo nome, giocare insieme e riconoscersi risorse per la Pace.

Sul retro del libretto i messaggi dedicati dai Vescovi Francesco Beschi e Pierantonio Tremolada e dai Presidenti delle Provincie, Pasquale Gandolfi di Bergamo e Samuele Alghisi di Brescia a tutti i bambini. 

Scuole, cooperazione e informazioni

Vorremmo che la cooperazione di cui il mondo ha così tanto bisogno, crescesse sulle radici buone gettate da chi ci ha preceduto, attraverso l’educazione fin da piccoli, favorisse la connessione rispettosa tra popoli, gruppi, comunità e facesse crescere la fraternità, scoprendo che nessuno è così povero da non poter fare un gesto per costruire il grande puzzle di un mondo a misura d’uomo e del creato. 

Per informazioni è possibile consultare la pagina del sito della Diocesi di Bergamo https://diocesibg.it/curia/vicariati-e-uffici/vicariato-per-i-laici-e-la-pastorale/ufficio-per-la-pastorale-scolastica/

oppure i seguenti contatti:

Tel.035/278.283 dir.pastoralescolastica@curia.bergamo.it

Daniela Noris Direttrice Pastorale Scolastica della Diocesi di Bergamo
Davide Guarneri Direttore Ufficio Scuola della Diocesi di Brescia

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