San Francesco di Sales, il vescovo Francesco Beschi incontra i giornalisti al Patronato

Dopo due anni, il vescovo Francesco Beschi presenzierà, martedì 24 gennaio, alla Festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei comunicatori nei vari ambiti dei massmedia, che si terrà al Patronato San Vincenzo in due momenti. Sono invitati tutti gli operatori del settore.

«È con gioia — scrive il vescovo nella lettera scritta per l’occasione — che, dopo gli anni della pandemia, vi invito per celebrare insieme la festa di San Francesco di Sales.

È un’occasione speciale per incontrarci, per dirvi grazie per il vostro servizio tanto prezioso quanto delicato e per condividere un momento di preghiera, di confronto e di cordialità.

La lettera apostolica del Papa “Totum amoris est”

L’occasione — prosegue monsignor Beschi — è resa ancora più particolare dal fatto che in questo 2023 ricorrono 400 anni dalla morte di San Francesco di Sales, nonché il primo centenario della sua proclamazione a patrono dei giornalisti. Anche Papa Francesco ha voluto sottolineare questo duplice anniversario con la pubblicazione della Lettera apostolica “Totum amoris est”».

Questo il programma di martedì 24 febbraio. Alle 10,30, nella chiesa del Patronato, Messa presieduta dal vescovo, con il ricordo dei giornalisti defunti.

Alle 11,30 tavola a tre voci: monsignor Leone Lussana, parroco emerito di Torre Boldone, presenterà la Lettera apostolica «Totum amoris est»; don Davide Rota, superiore del Patronato, parlerà dei legami fra don Bepo e monsignor Andrea Spada, storico direttore de L’Eco di Bergamo; don Mattia Magoni, direttore dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali, illustrerà le iniziative della diocesi per il 2023, anno di Bergamo Brescia capitali della cultura. 

Verso le 13 pranzo alla Casa del giovane, offerto dal vescovo. È necessario confermare la presenza a comunicazionisociali@curia.bergamo.it entro sabato 21 gennaio.

La storia del santo patrono dei giornalisti

San Francesco di Sales (1567-1622), savoiardo, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa (1877), venne proclamato da papa Pio XI patrono dei giornalisti e degli scrittori cattolici nell’enciclica «Rerum omnium» (1923).

Questo patrocinio deriva dall’intensa attività epistolare svolta dal santo nella sua diocesi, dove numerose comunità cattoliche avevano abbracciato il protestantesimo. Infatti, oltre a essere autore di diverse opere, come la «Filotea», il santo stendeva numerosi messaggi scritti anche su semplici fogli, che venivano diffusi in tutta la sua vasta diocesi e affissi anche sui portali delle chiese, con il fine di rendere salda la fede cattolica, confutare le tesi protestanti e irradiare la sua azione pastorale. La Chiesa di Bergamo ha una fitta presenza nel mondo delle comunicazioni: il quotidiano «L’Eco di Bergamo», BergamoTv, Radio Alta e il settimanale on line «Santalessandro.org».

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