Tavernola riscopre la chiesa di San Pietro: visite guidate e concerto per la Settimana della cultura

Rimettere la chiesa di S. Pietro al centro del villaggio. Potremmo riassumere così, con la volontà di ridare il giusto valore a un gioiello storico del paese di Tavernola Bergamasca, la chiesa di S. Pietro appunto, l’obiettivo di «S. Pietro e Paolo: una guardia prestigiosa», il progetto pensato dalla parrocchia del paese, in collaborazione con il Gruppo S. Pietro e il Gruppo Oratoriale Ragazzi del Lago in occasione della Settimana della Cultura.

«Il nostro progetto – spiega Rosa Facchi, referente dell’iniziativa – vuole valorizzare e mostrare al pubblico una chiesetta situata vicina la centro storico e al cimitero, non tanto grande, ma di grande valore e bellezza. Si tratta della chiesa di S. Pietro, un chiesa di origine romanica e che fu parrocchiale di Tavernola fino al XVI secolo».

Per anni quindi ha avuto una importanza notevole per la comunità, essendo il fulcro della vita religiosa, prima di perdere la qualifica di parrocchiale, e ora la volontà è quella di riportarla a essere finalmente importante, in una veste tutta nuova: quella di luogo, oltre che religioso, storico e impregnato di  arte.

«La chiesina – continua – contiene alcuni affreschi di notevole bellezza. Il più celebre dei quali è sicuramente la “Madonna col Bambino, san Giorgio, San Maurizio e i santi Pietro e Paolo che presentano gli offerenti” dipinto dal Romanino. Si tratta di un affresco importante per noi, perché ci ha permesso di entrare a far parte, come paese, della Via del Romanino (con i comuni bresciani di Pisogne, Breno e Bienno)».

L’iniziativa «S. Pietro e Paolo: una guardia prestigiosa», ideata per la Settimana della Cultura, quindi, rientra nel più ampio progetto di valorizzazione della chiesa di S. Pietro, portato avanti ormai da anni dalle realtà del paese di Tavernola Bergamasca.

«Noi ora – specifica – teniamo aperta la chiesa nel periodo estivo, la domenica, secondo un orario che stabiliamo e l’apriamo anche su richiesta, quando qualcuno chiede una guida all’interno. Abbiamo sempre avuto grande afflusso, perché è molto bella da vedere (vediamo sempre più stranieri che italiani da noi). Negli ultimi anni stiamo cercando di coinvolgere le scuole nel valorizzare questo luogo, perché coinvolgendoli da piccoli abbiamo l’obiettivo di riuscire a coinvolgere questi bambini e ragazzi anche in futuro, una volta diventati adulti, nel nostro progetto».

«Il progetto “S. Pietro e Paolo: una guardia prestigiosa” – conclude –, ci permetterà di lavorare ancora insieme, come gruppi e comunità. Faremo una settimana di visite guidate e poi stiamo organizzando anche un concerto (data e orario da definire)».

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