Da Seriate a Otzenhausen, studenti a scuola di democrazia, sviluppo e cooperazione

Aprire gli orizzonti, migliorare le competenze linguistiche, imparare a lavorare in gruppo: sono gli obiettivi delle esperienze all’estero compiute dagli studenti dell’istituto Majorana di Seriate, una delle esperienze presentate nei giorni scorsi in curia nell’ambito dell’indagine “Scuole aperte al mondo” promossa dagli uffici per la pastorale scolastica delle diocesi di Bergamo e Brescia.

“Il nostro istituto – ha spiegato Sara Bishay, docente referente per il progetto – tiene particolarmente alle esperienze all’estero e cerca di proporre diverse attività ai ragazzi per il pcto. Una delle più significative è quella del progetto P.i.a.c.e. nata per consolidare le competenze linguistiche degli studenti. Da anni ormai organizziamo dei seminari all’accademia di cultura europea di Otzenhausen un’istituzione che da anni si occupa di sensibilizzare gli studenti dell’Unione al valore della cittadinanza europea e all’importanza di adottare comportamenti virtuosi e responsabili, finalizzati a una convivenza pacifica e rispettosa tra i cittadini dei vari stati d’Europa”. Il seminario di quest’anno ha come filo conduttore “Il futuro è nelle tue mani! I giovani europei modellano la democrazia di oggi e di domani”.

Un’occasione per incontrare coetanei di tutta Europa

“Per partecipare – prosegue l’insegnante – i ragazzi devono aver compiuto 16 anni. Il seminario è aperto a ragazzi di tutti gli indirizzi: logistico, informatico e liceo, e si aderisce volontariamente. Fa parte del circuito Erasmus quindi chi partecipa può inserirla nel curriculum e ottenere crediti. Viene conteggiata nelle ore di Pcto. Siamo contenti di creare questa sensibilità negli studenti in un mondo che sta sempre più accorciando le distanze, quindi permettere loro di conoscere un pezzo di realtà fuori da Bergamo e dall’Italia”. 

Questi seminari permettono di acquisire nuovi strumenti di comprensione interculturale: “I ragazzi – aggiunge Sara Bishay – incontrano coetanei di tutta Europa e hanno la possibilità di entrare nella cultura e nella società di altre persone. Dopo il covid che ha messo in pausa il progetto quest’anno ad aprile ripartiremo e poi ci auguriamo di avere la possibilità di ospitare questa esperienza a Bergamo”.

Positivo il bilancio degli studenti, come Robert Lukacs, che frequenta la classe terza dell’indirizzo logistico: “Durante la settimana trascorsa in accademia abbiamo svolto moltissimi lavori di gruppo concentrandoci su temi importanti come la democrazia, la cooperazione e lo sviluppo”.

“Un’esperienza speciale che aiuta a crescere”

Le attività erano molto diverse da quelle scolastiche abituali: “È stata un’esperienza fantastica – commenta Riccardo Ponsini, classe 4 indirizzo informatico –  conoscere persone di altri Paesi, mi ha aiutato a crescere come persona, a stringere nuove amicizie, sono grato di aver potuto partecipare. È stato interessante approfondire temi legati alla politica e alla democrazia”.

Nonostante la preoccupazione di non riuscire a integrarsi con studenti di altri Paesi “È bastato superare i primi momenti di difficoltà – osserva Muskan Kumari, classe 4 liceo scientifico scienze applicate – e ci siamo sentiti subito coinvolti e appassionati, e comunicare in inglese non è stato complicato come temevamo. È stato molto interessante poter conoscere le istituzioni europee e cimentarci in nuove sfide, ci sarà d’aiuto anche per il nostro futuro”. 

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