La tradizione dei burattini protagonista a Pognano per la Settimana della Cultura

Quando si parla di cultura, il primo pensiero va alla storia che ci precede tra dipinti, sculture, archivi da spolverare e riscoprire. Ogni particolare di questo percorso, però, è legato imprescindibilmente all’umano. Sono le persone che fanno la storia, con le loro intuizioni, le loro idee e le loro decisioni e la parrocchia di Pognano -in collaborazione con il Comune- ha voluto mettere in risalto proprio questo: il patrimonio umano.

Durante la settimana della Cultura, infatti, la tradizione burattinaia e la creatività di chi l’andrà a valorizzare sarà messa in risalto tramite diversi appuntamenti. Dal 16 al 23 aprile andranno in scena due spettacoli di burattini, un laboratorio e una conferenza sul valore di questa arte in ambito pedagogico. Tutte occasioni per riscoprire i burattini, i veri protagonisti delle iniziative culturali a Pognano.

Tutto ciò sarà possibile grazie alla collaborazione tra la parrocchia e l’amministrazione comunale e il coinvolgimento della compagnia “I Burattini di Roberta”. Carla Passera e Roberta Navoni, madre e figlia, condividono e coltivano questa passione ormai da diversi anni. “Ho fatto il mio debutto nel 1999 con uno spettacolo di fine anno alle scuole elementari di Urgnano, ma il mio interesse per questo mondo era nato già alla scuola materna” racconta Carla ricordando lo stupore degli inizi e ripercorrendo i passi fatti fin qui.

Una passione che, crescendo, ha trasmesso anche a sua figlia Roberta, laureata con 110 e lode con una tesi legata proprio al mondo dei burattini. “Il linguaggio dei burattini è intergenerazionale -spiega Roberta-. Il coinvolgimento del pubblico è totale e, in ambito educativo, è molto utile per entrare in contatto con i più piccoli. Attraverso le storie messe in scena è possibile educare i bambini tramite processi di identificazione e proiezione che aiutano ciascuno a rileggere le proprie emozioni”.

A Pognano si andrà alla riscoperta non solo del valore di un’arte da tramandare, ma anche di una tradizione importante, come sottolinea il parroco don Arduino Barcella. “La settimana della Cultura è un’opportunità importante per la comunità. Quei giorni ci permetteranno di riscoprire una tradizione che ha segnato diverse generazioni nell’educazione e di rimettere al centro il valore delle arti figurative. I burattini fanno parte della nostra storia e hanno segnato un’epoca con i racconti messi in scena nelle rappresentazioni. Ma non si tratta solo di questo: può essere davvero una spinta a una consapevolezza collettiva di ciò che di prezioso c’è sul territorio e delle possibilità che si hanno”. Inoltre, l’accento viene posto anche sul senso del servizio a favore della cultura. “Abbiamo scelto di riscoprire la tradizione dei burattini per mettere in risalto come siano i nostri gesti a generare la cultura -ha commentato Pier Luigi Giassi, volontario della parrocchia di Pognano-. Scegliere questa tradizione come protagonista della settimana della Cultura significa valorizzare il patrimonio umano presente nella comunità”.
Nella parrocchia di Pognano si riparte da qui: una tradizione che mette al centro la persona e l’educazione. Perché “uno spettacolo di burattini non è una semplice rappresentazione. Mettendo in scena diversi racconti, è possibile trasmettere allegria e degli insegnamenti che aiutano tutti, grandi e piccoli, a crescere un po’ di più educandosi alla gioia”: parola de “I burattini di Roberta”.