Madre Maria Margherita Lussana ottiene il riconoscimento dell’eroicità delle virtù e il titolo di Venerabile

Un’altra bellissima figura dell’effervescente cattolicesimo bergamasco dell’Ottocento ottiene il riconoscimento dell’eroicità delle virtù e il titolo di Venerabile. È un passo fondamentale nel processo di beatificazione in corso.

È madre Maria Margherita Lussana, cofondatrice della Congregazione delle suore Orsoline del Sacro Cuore di Asola (Mantova). Infatti, giovedì 23 febbraio, nel corso di una udienza al cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, Papa Francesco ha anche riconosciuto che madre Lussana ha esercitato in modo eroico le virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza, temperanza) e teologali (fede, speranza, carità).

«La nostra gioia non soltanto è grande, ma è anche completa per il riconoscimento della venerabilità delle nostre due Fondatrici — racconta madre Maria Silvana Merlotti, superiora generale —. Era un evento molto atteso, che ci sprona nei nostri impegni di religiose».


Battezzata con i nomi di Teresa Caterina, madre Lussana nasce a Seriate il 14 novembre 1852. Ottenuta l’abilitazione, diviene maestra nelle locali scuole elementari. Nel 1888, dopo la morte dell’anziana madre malata, corona il sogno di farsi religiosa. Per prepararsi all’entrata nell’istituto delle Figlie del Sacro Cuore, partecipa a un corso di esercizi spirituali a Ponte San Pietro dalle Orsoline di Somasca, istituto in cui poi decide di entrare nel 1889.

Diviene maestra e direttrice dell’educandato a Somasca e poi a Ponte San Pietro, dove incontra suor Isacchi. Il 21 ottobre 1891 emette la professione religiosa e assume il nome di Maria Margherita. Nel 1892, tramite il vescovo di Cremona Geremia Bonomelli, la contessa Bianca Liberati Stanga chiede al vescovo di Bergamo Gaetano Camillo Guindani l’invio di alcune suore per aprire una scuola di studio e di lavoro nel suo paese di Gazzuolo (Mantova). La superiora generale di Somasca acconsente, ponendo la condizione che le suore inviate escano dall’istituto.
Il vescovo Bonomelli approva la nuova Congregazione delle Orsoline del Sacro Cuore di Gazzuolo, con il fine del soccorso di orfani e gioventù povera con l’istruzione scolastica, morale, professionale e dell’assistenza di malati e infermi. Suor Isacchi viene eletta madre generale e suor Lussana vicaria.


SERIATE, TAPPA FONDAMENTALE

Nel 1900 diviene direttrice dell’asilo Bolognini di Seriate, tappa fondamentale nella sua vita religiosa. Collabora lealmente con le autorità locali, cura corsi di economia domestica e prevenzione contro la piaga della pellagra, avvia il doposcuola per le elementari, organizza le cucine economiche per i poveri e assiste i figli dei richiamati alle armi nella Grande guerra e poi i profughi e avvia la presenza nell’ospedale Bolognini. Nel 1924 viene eletta superiora generale. Si spegne a Seriate il 27 febbraio 1935 e viene sepolta nel cimitero locale. Il suo corpo, insieme a madre Isacchi, viene traslato nella casa madre di Asola il 12 ottobre 1985.

Attualmente le 120 religiose sono presenti in Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia in asili e pastorale parrocchiale. In Bergamasca sono a Solza (scuola materna) e a Verdellino
(pastorale parrocchiale e scuola materna). Nell’ospedale Bolognini di Seriate sono rimaste dal 1900 fino al novembre 2022, quando l’ultima religiosa si è ritirata per l’età. Sono anche in Burundi, impegnate in parrocchie, dispensari e scuole.

Il 3 maggio 1986 il vescovo di Bergamo Giulio Oggioni apre il processo diocesano per la beatificazione di madre Isacchi e di madre Margherita Lussana, che viene chiuso dal successore Roberto Amadei il 3 maggio 1996 nella chiesa parrocchiale di Seriate. I documenti sono stati poi trasmessi a Roma.