Sulle orme del mito Inanna: il percorso itinerante al femminile di “A Levar l’ombra da Terra” e Tantemani

Leggere un mito antico per riscoprire sé stessi,  guardando alle culture di coloro che ci hanno preceduto per creare occasioni di condivisione e riflessioni all’interno delle nostre comunità. Questo è lo scopo del progetto «INANNA. Riflessione sul femminile tra street art e teatro» di associazione A Levar l’ombra da Terra e Tantemani – cooperativa sociale Patronato San Vincenzo con il contributo di Fondazione Cariplo e la collaborazione con i comuni di Azzano San Paolo,  Bonate Sotto,  Levate, Mozzo e Verdello. Dopo l’esperienza nel 2022, a Mozzo e a Levate, prosegue per la seconda annualità, proponendo ai comuni di Azzano San Paolo,  Bergamo, Bonate Sotto e Verdello, un percorso di scoperta del mito di Inanna, dea sumera di fecondità, di bellezza e amore.

«All’interno del mito c’è un patrimonio immenso che aiuta e che guida per andare a fondo a dei temi universali, perché il mito, in generale, è un’attestazione che è avvenuta nella psiche e nella mente ed è patrimonio collettivo», spiega la dottoressa Sonia Giorgi, psicoterapeuta junghiana e autrice del libro Il mito di Inanna del 2015. «Il mito – prosegue la dottoressa Giorgi – risale oltre al 3000 a.C. ed è un testo di quattrocento righe dove la dea Inanna ci insegna che noi donne non dobbiamo imitare il maschile per avere accesso al mondo perché noi donne siamo già portatrici di un’energia femminile».

Una riflessione aperta sulla condizione femminile

Partendo dalla suggestione del libro Il mito di Inanna, si coglieranno una serie di elementi che entrano in campo nel mito: «la consapevolezza di sé, l’esercizio del potere, l’amore, la sessualità e la relazione sociale con il maschile e il femminile», afferma Davide Pansera, direttore di Tantemani.

«È un’occasione di porre una riflessione aperta sulla condizione femminile di oggi, partendo dal testo antico, apparentemente slegato e distribuirlo in diverse forme creative che più riescono a cogliere a divulgare delle riflessioni e delle consapevolezze», precisa nuovamente Davide Pansera, Direttore di Tantemani.

Sempre sul tema del femminile, segnala Davide Pansera, «per questa primavera, la giovane artista Sofia Agni di Bergamo terrà dei laboratori che saranno rivolti alle donne che frequentano Tantemani e realizzeranno dei poster intorno alla rappresentazione femminile nella storia».

Per quanto riguarda il percorso dedicato al mito di Inanna sarà proposto, in ogni comune, e per ognuno sarà così strutturato: un laboratorio esperienziale di tre incontri di otto ore complessive, condotto dalla dottoressa Giorgi che approfondirà uno degli episodi del mito; la successiva realizzazione di un murales degli street artist Nemo’s e Nulo; un reading teatrale interno della programmazione del festival A Levar l’ombra da terra.

Laboratori a partire dal mito di Inanna

Si partirà con i laboratori esperienziali: il primo si svolgerà nella Sala Civica del centro socio-culturale di Bonate Sotto a partire dal 13 marzo e sarà focalizzato sul potere femminile nel patriarcato; il secondo si terrà nella biblioteca comunale di Verdello dal 27 marzo e sarà incentrato sulla consapevolezza femminile, discesa agli inferi e risalita; il terzo farà tappa ad Azzano San Paolo nel Centro Servizi Marchesi, dall’11 aprile e sarà incentrato sulla consapevolezza femminile, nel sacrificio e la consapevolezza maschile; il quarto dal 2 maggio, a Bergamo, nella sede di Officine Tantemani, si parlerà del lutto di Inanna e del riordino cosmico del trionfo finale della dea.

Nello specifico,  spiega la dottoressa Giorgi,  «i tre incontri saranno caratterizzati da: due ore di introduzione e sul valore del mito con la lettura di un episodio (diverso per ogni comune); due ore di recupero sulla formazione del femminile nel patriarcato con un lavoro espressivo di scrittura creativa; quattro ore, che si svolgeranno il sabato, che saranno dedicate alla manipolazione di immagini e della ceramica». Durante il terzo incontro, parteciperanno la ceramista Susanna Alberti e gli artisti Nemo’s e Nulo che raccoglieranno le suggestioni che emergeranno dai partecipanti per produrre il murales.

Successivamente, i due artisti Nemo’s e Nulo dipingeranno nel mese di maggio quattro murales nei quattro comuni partecipanti, realizzando per ognuno una rappresentazione del rispettivo episodio del mito analizzato durante il laboratorio esperienziale. «Sotto a ogni murales ci sarà anche un qr code che, scansionato con lo smartphone, vedrà un approfondimento in merito», dice Davide Pansera. Poi, questi murales diventeranno anche le scenografie dei reading teatrali con accompagnamento musicale e, aggiunge Davide Pansera, «verranno letti dei libri particolarmente coerenti ai temi trattati nel comune».

Mappa d’artista per collegare i comuni coinvolti

Infine, verrà prodotta una mappa d’artista che simbolicamente collegherà fra di loro i comuni coivolti, raccontando il mito attraverso la localizzazione degli episodi rappresentati sui diversi muri. «Sarà funzionale dal punto di vista turistico per ripercorrere questo racconto, esplorando i comuni del nostro territorio», conclude Davide Pansera.

La partecipazione ai laboratori è gratuita con iscrizione obbligatoria. Gli orari di svolgimento sono dalle 18 alle 20 i lunedì, martedì e venerdì, dalle 9 alle 13 il sabato. A ogni laboratorio possono partecipare fino a quindici persone e viene data la priorità agli abitanti dei comuni interessati,  ma fino al raggiungimento del numero massimo possono iscriversi anche persone di altri comuni.

Per maggiori informazioni sul progetto: https://tantemani.it/inanna/2023/.