Allenare i muscoli della lettura. Alice Bigli: “Aiutare i ragazzi a superare la fatica iniziale e lasciarli liberi di scegliere”

Per diventare lettori bisogna allenarsi, come in palestra. È la metafora semplice e molto efficace scelta da Alice Bigli nel saggio “Leggere piano, forte, fortissimo. Come allenare alla lettura” (Mondadori). Anche in quest’ambito, insomma bisogna avere pazienza e accogliere la fatica. Ne abbiamo parlato con l’autrice nei salotti vivacissimi della Bcbf (Bologna Children Book Fair).

Com’è nato questo saggio?

Dietro a quel libro c’è tanto lavoro nel campo della formazione. Mi occupo da quasi vent’anni di formare e aggiornare insegnanti, bibliotecari, librai su tutto ciò che riguarda letteratura per ragazzi ed educazione alla lettura. Questo libro nasce quindi dall’esigenza di avere qualcosa di scritto, creando uno strumento con un contenuto valido ma con un tono divulgativo, perché non fosse troppo tecnico, che qualunque insegnante potesse incontrare facilmente.

Nel libro parla di allenamento alla lettura. Come mai ha trovato utile questa metafora?

La metafora dell’allenamento per me è importantissima, perché include l’idea di fatica. Spesso parliamo del piacere di leggere che però è un obiettivo, non un punto di partenza, altrimenti non riusciamo ad accogliere le difficoltà dei bambini e delle bambine che non provano questo piacere all’inizio. Grazie alle neuroscienze riusciamo a capire meglio queste fatica, la lettura è un’attività impegnativa per il cervello. Nella metafora dell’allenamento c’è anche l’idea della progressione. Se due persone si presentano in palestra e una ha sempre fatto sport e l’altra no, nessun allenatore darebbe a entrambi la stessa scheda di allenamento, invece per esempio a scuola spesso viene fatta a tutti la stessa richiesta, senza tenere conto del livello di partenza. Sarebbe meglio invece personalizzare, pensare a un percorso progressivo e a un’idea di continuità. Le iniziative estemporanee non creano lettori, ci vuole un piano sistematico a lungo termine.

Quali sono gli errori più frequenti tra gli adulti che vorrebbero educare i ragazzi alla lettura?

L’errore più grande è non consentire una scelta ai ragazzi. Credo che quando si cresce si sta in una rete educativa e ognuno ha il suo ruolo. Ci devono essere spazi liberi e altri in cui è giusto indirizzare per esempio verso le proposte di qualità. Se la selezione è abbastanza ampia si può comunque permettere ai ragazzi di trovare un libro che li “agganci” questo rafforza la motivazione, un libro imposto non lo fa.

Può proporci invece alcuni suggerimenti utili per aiutare i ragazzi a innamorarsi della lettura?

Partire dalle reali competenze di bambini e bambine. Se hanno letto poco bisogna trovare libri più accoglienti per i lettori non allenati, ma questo non vuol dire che siano banali. Quando il lettore riesce a finire viene confermato nella sua autostima ed è pronto a fare un passo in più. Sono molto importanti gli elementi di sistematicità: mantenere spazio per la lettura ad alta voce e per quella autonoma. È importante poi che i libri siano a scuola e che ci sia per esempio una biblioteca di classe, che è un elemento di democrazia culturale. Non tutti, infatti, vengono portati in biblioteca oppure hanno genitori lettori. E poi creare piccoli riti, dedicando per esempio quindici minuti ogni giorno alla lettura autonoma.

Come è nato il suo interesse per la lettura e per la letteratura per l’infanzia?

Sono stata fortunata, sono cresciuta in una famiglia di lettori. Mi chiamo Alice perché mia madre leggeva Lewis Carroll durante la gravidanza. Quando ero piccola mio padre mi ha regalato le fiabe italiane di Calvino e poi me le ha lette. Ci sono molti libri belli che mi hanno accompagnato. Al liceo ho iniziato a leggere libri per adulti ma trovavo comunque interessanti quelli per ragazzi. Mi sono quindi cercata una giustificazione, e l’ho trovata nell’idea di frequentare una facoltà universitaria dedicata ai libri per l’infanzia. Così è iniziato il mio percorso.

  1. La lettura e’ istruzione educativa, ti aiuta a relazionarsi con il prossimo
    e a usare parole costruttive .Grazie vorrei imparare sempre di piu

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