Mani in Pagina: i libri come chiavi per scoprire i segreti del mondo dell’arte

Forme, fogli, colori: è un mondo in cui bambini e ragazzi si sentono a proprio agio. Sono moltissimi i libri realizzati per avvicinarli all’arte, e nella rubrica “Mani in pagina” di questa settimana ne abbiamo selezionati alcuni rivolti in particolare ai bambini della scuola primaria e fino alla scuola secondaria di primo grado. Offrono moltissime idee per realizzare piccoli giochi e laboratori a tema in famiglia, a scuola, all’oratorio.

La figura di “Michelangelo, architetto delle meraviglie” (Editoriale Scienza) aiuta a entrare nel cuore del Rinascimento e a scoprirne i segreti. Come accade in tutti i volumi della raccolta “Lampi di genio” del noto divulgatore Luca Novelli, si alternano brevi testi, immagini e fumetti, e la narrazione risulta così molto avvincente e ironica. L’artista si racconta in prima persona, svelando aspetti inediti della propria personalità, a partire dall’infanzia, e della carriera professionale. Scopriamo così per esempio che questo grande “cercatore di bellezza” da bambino era timido e schivo e anche da adulto faticava a dare fiducia alle persone e a stringere amicizie. Frutto di una ricerca attenta e accurata, questo volume propone una pagina densa di storia dell’arte in modo molto leggero e coinvolgente.

Come si fa un albo illustrato? Ricardo Siri, fumettista argentino, meglio conosciuto come Liniers, raccoglie tanti consigli in un piccolo manuale a misura di bambino “Scritto e illustrato da me” (Terre di Mezzo) vincitore del Bologna ragazzi award 2020 nella categoria “Comics – early reader”. Emily ha ricevuto una scatola di matite colorate in regalo da sua madre e pensa a come può utilizzarle. Le viene l’idea di scrivere e illustrare un libro tutto suo. I pensieri della bambina si alternano ai suoi disegni, creando una “storia nella storia”. Liniers ripercorre tutte le tappe del processo creativo, in modo tale che i suoi giovani lettori possano assimilarle e replicarle. Particolarmente adatto come punto di partenza per un laboratorio creativo.

Fa leva sulla passione che molti bambini e ragazzi hanno per le creature bizzarre, i fantasmi e i mostri “Il grande libro delle brutture, schifezze (e anche dei tipacci)” (Skira Kids) di Cristina Cappa Legora, storica dell’arte e divulgatrice. L’autrice seleziona 17 opere che contengono elementi grotteschi, misteriosi, spaventosi, dalle “Quattro visioni dell’aldilà, inferno” di Hyeronimus Bosch a “L’urlo” di Munch. Per ognuna si concentra su alcuni particolari e inventa divertenti racconti a tema. Un modo insolito e divertente per aiutare i giovani lettori a “entrare” nei dipinti in un modo diverso dal solito, scoprendo che l’arte non si occupa solo e necessariamente della bellezza.

Con uno stile molto essenziale Les Canailles, una coppia di artisti francesi illustrano in un albo di grande formato “I grandi atelier d’artista” (Fatatrac). Partono dai costruttori delle piramidi, arrivano a Jean Michel Basquiat. Spaziano fra forme d’arte molto diverse, dall’architettura al cinema alla moda, fino alle installazioni contemporanee. Di ogni artista raccontano gli strumenti, illustrando la concretezza della creatività in ogni ambito. Gli atelier sono illustrati con grande ricchezza di particolari, e piccoli giochi che invitano a scoprirne il più possibile. L’albo risulta di lettura abbastanza complessa, adatta ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado o comunque accompagnata da un adulto.

Lungo il fiume, nella foresta di baobab c’è una scuola: l’elefante è il maestro e insegna a una composita platea di animali. Partendo da una suggestiva ambientazione africana, caratterizzata da colori “caldi” e terrosi, l’illustratrice Eva Montanari conduce il gioco dell’albo illustrato “Chissà com’è” (Kite edizioni) come un piano sentiero per individuare le caratteristiche più importanti delle diverse correnti artistiche. La sfida per tutti gli allievi della scuola è disegnare un coccodrillo e ognuno lo fa a modo proprio, seguendo la propria inclinazione e uno stile ben individuabile: espressionista, cubista, futurista e così via. Alla fine il lettore si accorge che ognuno può vedere e interpretare la realtà in modo diverso. Una lezione anche per i “grandi”.

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