Suore Sacramentine per la Settimana della cultura: l’Eucaristia al centro di una festa

Nasce da domande semplici, ma davvero incisive, quanto verrà presentato dall’Istituto Suore Sacramentine di Bergamo per la Settimana della Cultura: come si può mettere in dialogo il Vangelo con la cultura contemporanea? La fede con il nostro presente? È possibile motivare, a partire dall’Eucarestia, il senso e le forme dell’impegno cristiano ed ecclesiale, per un rinnovamento della cultura, della società e delle singole persone?

Secondo quanto afferma Suor Laura Fontana, in fondo, “L’Eucarestia è l’evento in cui la Verità in persona si rende presente in un pezzo di pane, come fermento efficace di una nuova cultura e di una società disegnata secondo il cuore di Dio”.

L’Eucarestia che edifica la città: una festa per tutti

Ecco, allora, la nascita della proposta “L’Eucarestia che edifica la città”: una festa per riflettere, insieme, su quale sia il fondamento, la base e lo slancio di una nuova, possibile, cultura. Si terrà sabato 22 aprile, articolandosi in due momenti, presso il Convento di via Sant’Antonino 8/14:Un’occasione per testimoniare alla città la vita eucaristica, che deve illuminare, nutrire ed edificare la vita degli uomini. Noi, seguendo il nostro carisma, la viviamo quotidianamente da 141 anni. Ora è arrivato il momento di raggiungere la città”. 

Si partirà nel pomeriggio, alle 15, quando le alunne e gli alunni della Scuola della Fondazione “Luigi Clerici”, che collabora con le Sacramentine, proporranno ai visitatori un tour culturale: prima nel Museo Multimediale “Geltrude Comensoli”, dove emerge in modo tangibile quale sia il carisma che muove quotidianamente l’Istituto e, in seguito, attraverso la mostra fotografica “Un po’ di bene”; questa, allestita nel chiostro, ha l’obiettivo di raccontare e testimoniare quanto realizzato dall’Istituto Suore Sacramentine nel territorio bergamasco, a partire dalla seconda parte del XIX secolo, quando il sistema assistenziale dell’epoca non offriva alcuni servizi basilari.

L’ultima cena del pittore bergamasco Trento Longaretti

Infine, non mancherà la contemplazione de “L’Ultima cena” del pittore bergamasco Trento Longaretti, un’opera grandissima non solo per dimensioni; il “Coro Polifonico La Rocchetta”, sotto la direzione del maestro Davide Bottarelli, impreziosirà questo momento con canti eucaristici.

Saranno previsti due turni di visita, uno dalle 15 alle 16:30 e l’altro dalle 16:30 alle 18, dopo il quale ci si darà nuovamente appuntamento per la sera, alle 21, quando prenderà il via l’evento musicale “Canti, danze, testimonianze per illuminare la vita”.

Per l’occasione ci sarà anche la presentazione del libro inedito “Il panettiere di Betlemme”, scritto da Alessandro Grazioli, ex alunno dell’Istituto, con il prezioso commento di Mons. Dario Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede.

È un racconto che vuole evidenziare come la contemporaneità di Cristo si verifichi nell’umanità più semplice e concreta: un panettiere, vissuto a Betlemme anni fa, vedrà la sua vita cambiare nell’incontro con Cristo Risorto proprio attraverso quel pane prodotto quotidianamente.

Un atto di fiducia per scoprire l’infinito in ogni istante

In un mondo come quello di oggi” – afferma Grazioli – “pieno di stimoli e complicazioni, mettere davanti agli occhi la paradossale grandezza di un pezzo di pane, rivela tanto dell’esemplificazione. Dio è concreto”.

Il sottotitolo del libro recita “A volte bisogna fare un atto di fiducia per poter scoprire l’infinito in ogni istante”: questo diventa anche l’augurio delle Suore Sacramentine, pronte a promuovere una proposta culturale rivoluzionaria, che trova in un pezzo di pane il punto di inizio e di fine. 

Conclude Suor Laura: “Il Signore voglia che, da questo evento, le Sacramentine non ricevano complimenti e applausi, ma abbiano la gioia di veder rifiorire nella nostra Bergamo quelle radici cristiane che partono dalla vita eucaristica di ogni credente”.

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