Semi di Legalità a Seriate: due magistrati si raccontano 

Nelle scorse settimane due eventi organizzati dal Greto a Seriate hanno “spiazzato “ il pubblico.

Il primo organizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore Majorana  ha visto come protagonisti più di 400 studenti che hanno dialogato per due ore con la Dr.ssa Albertini Bruna, uno dei Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano.

Attenti e interessati hanno ascoltato l’esperienza di un Magistrato che ad appena 24 anni, subito dopo aver vinto il concorso per entrare in Magistratura, agli inizi degli anni 90, è stata inviata proprio alla Procura di Agrigento dove solo da pochi mesi avevano ucciso il giudice Livatino e il clima era molto surriscaldato.

“Si usciva dalle nostre abitazioni solo per lavoro o estrema necessità; unico svago di quel periodo era assistere ad un film nell’unico cinematografo di Agrigento … Poi dopo alcune telefonate per allarmi bomba e interruzione della proiezione,  capimmo che forse per noi giovani magistrati  era meglio stare a casa ”

“Ora mi occupo di reati di mafia al nord, sono passati molti anni, il clima è cambiato e la criminalità ha cambiato strategie e modalità per infiltrarsi negli appalti e controllare settori interi dell’economia”

I ragazzi non hanno solo ascoltato, ma hanno posto domande interessanti, tutt’altro che superficiali.

Una in particolare ha lasciato tutti sorpresi. Un ragazzo è intervenuto esordendo:” Buon giorno Dott.ssa Albertini, oggi i ragazzi di questo teatro sono qui per lei, per la grande fiducia che ripongono nel suo operato, nel suo lavoro … Ma vorremo chiederle, quale fiducia invece ripone lei nelle nuove generazioni,  in noi giovani? ”

“Grande è la fiducia che io ripongo in voi giovani “ è stata la risposta della Dr.ssa Albertini che ha poi aggiunto: ” non sarei qui se non credessi nelle grandi capacità dei giovani nell’affrontare e  tentare di risolvere i tanti problemi che ci affliggono” 

La sera successiva è intervenuto un altro magistrato della Direzione distrettuale Antimafia: il Dr. Paolo Storari in dialogo con la cittadinanza al teatro Aurora di Seriate.

Dopo aver sfatato alcuni luoghi comuni sulle mafie, parlando di sé ha detto: “sono un uomo dello Stato, sono felice di esserlo, faccio volentieri il mio lavoro, non sono un eroe e sono contento perché quello che faccio mi piace”.

Personaggio carico di un alto senso dello Stato e del dovere, ma anche con una sensibilità straordinaria, a tal punto che ha ricordato: ”normalmente il mio mestiere mi porta mettere la gente in galera … Ho arrestato anche alcuni colleghi purtroppo, ma non dimentico mai che dietro un reato, anche terribile, c’è sempre un uomo e che questo uomo non dobbiamo identificarlo, mai, solo con il male che ha compiuto”.

Concludendo la serata come presidente del Greto ho riconosciuto che: ”Avremmo voluto essere noi questa sera a  mettere in difficoltà il Dr. Storari con domande schiette e piccanti e invece è stato lui che ha spiazzato tutti noi.”

Due eventi ravvicinati  che hanno certamente fatto riflettere e fatto del bene a tutti.

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