Brumano, “una piccola comunità dove storia e fede sono per tutti”

Far scoprire la bellezza e la peculiarità del rito ambrosiano attraverso l’arte, l’architettura, la fede e la cultura della comunità stessa. Questo l’obiettivo di «Una piccola comunità dove storia e fede sono per tutti», il progetto ideato dalla parrocchia San Bartolomeo, a Brumano, in occasione della Settimana della Cultura «Nella Città di Tutti».

L’evento, che si terrà sabato 22 e domenica 23, dalle 14 alle 18, prevede visite guidate alla scoperta del rito ambrosiano che caratterizza il piccolo paese di Brumano.

«L’obiettivo del nostro progetto – dichiara Attilio Marazzi, villeggiante storico della comunità da sempre appassionato e attento  alla vita della parrocchia di Brumano (Marazzi è anche l’autore del volume “La Parrocchia di San Bartolomeo in Brumano. 1566-2016. 450° anniversario di fondazione”) – è quello di presentare e fare scoprire la peculiarità di questa piccola comunità, che è quella di avere il rito ambrosiano perché da sempre legata alla chiesa di Milano e alla diocesi ambrosiana (anche se nel 2006 siamo diventati parte della diocesi di Bergamo). Siamo la comunità più piccola della Valle Imagna, contiamo solo 100 abitanti, e conserviamo questa singolarità del rito ambrosiano».

La chiesa, infatti, quando fu fondata nel 1566, fu consacrata nel rito ambrosiano. «Vogliamo creare un’iniziativa alla portata di tutti – spiega –, per permettere alle persone di scoprire la nostra piccola realtà e le piccole caratteristiche che la distinguono e non la confondo, perché è bello unire le comunità, ma senza confonderle e mantenendo le singolarità di ognuna».

«Lo scopo, come detto – continua –, è quello di far scoprire il rito ambrosiano di questa chiesa. Ma non solo nel rito dal punto di vista liturgico, ma anche architettonico, artistico e culturale. Ecco perché la visita guidata sarà fatta per scoprire l’architettura della chiesa ambrosiana che è diversa da quella romanica, ma anche l’aspetto artistico e l’aspetto liturgico (come i paramenti e i gesti)».

Vi è anche l’aspetto culturale: «le persone qui – conclude – vivono e sentono il calendario scandito diversamente, secondo il calendario ambrosiano. Basti pensare al carnevale. Vogliamo mettere in risalto tutto questo  per ricordarlo e trasmetterlo anche alle future generazioni. Perché ricordare e far conoscere vuol dire vivere. E noi vogliamo far vivere Brumano».

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