Russia Cristiana apre le porte: una storia di dialogo e incontro fra culture diverse

Una giornata in cui aprirsi al territorio, con l’obiettivo di far conoscere una realtà nota a poche persone. Russia Cristiana è una comunità culturale e spirituale che opera a Seriate dalla fine degli anni ‘50. La sua fondazione risale a padre Romano Scalfi, sacerdote di origine trentina di cui ricorre proprio quest’anno il centenario della nascita.

“Padre Scalfi ha dedicato tutta la sua vita all’Oriente cristiano, in particolare all’ex Unione sovietica e alla Russia – racconta don Paolo Polesana, referente di Russia Cristiana -. Aveva intuito questa missione già da seminarista, rimanendo colpito da una divina liturgia in rito bizantino celebrata da alcuni gesuiti del collegio Russicum di Roma. Ha dedicato tutta la vita all’unità fra i cristiani e all’aiuto dei cristiani che vivevano oltre la cortina di ferro, in un regime ateo”.

Nel 1957 padre Scalfi si è recato a Milano e ha vissuto un incontro da cui ha preso le mosse l’esperienza di Russia cristiana. “Ha visitato Betty Ambiveri, cittadina benemerita che viveva a Seriate, in una villa lasciata poi in eredità alla diocesi perché Russia cristiana qui potesse realizzare le sue iniziative”.

In quegli anni Russia cristiana ha custodito un forte legame con i cristiani perseguitati nel regime sovietico. “Ha raccolto testimonianze di fede della Chiesa del silenzio e ha avviato un’esperienza di missione al contrario – spiega ancora don Polesana -. Padre Scalfi sognava di recarsi come missionario in Unione sovietica, invece l’ascolto delle storie di cristiani perseguitati ha aiutato molte persone in Italia a rafforzare la loro fede”.

Sono tante le iniziative sviluppate e portate avanti negli anni da Russia Cristiana. “Nel 1960 è stata inaugurata la rivista ‘Russia cristiana ieri e oggi’, con l’obiettivo di allargare l’esperienza dell’ecumenismo ad una dimensione comunitaria. In anni più recenti la rivista si è poi trasformata in un portale online di informazione, lanuovaeuropa.org.

Un’altra delle dimensioni coltivate è quella dell’arte: nel 1977 è nata, infatti, una scuola iconografica.

Al centro è sempre rimasta la dimensione liturgica. “Rappresenta il tronco da cui sono scaturite poi le altre iniziative. Inserendoci nella millenaria tradizione cristiana orientale, celebriamo la divina liturgia, sempre in forma solenne, con il coro”.

Il sogno di padre Romano di una presenza in Russia si realizza nel 1993, quando a Mosca nasce il centro “La biblioteca dello spirito”, che si occupa di approfondire attraverso varie forme culturali il dialogo con la Chiesa ortodossa e le diverse componenti della società russa.

L’iniziativa prevista per la Settimana della cultura sarà una giornata di open-day, in cui tutti gli interessati potranno conoscere da vicino questa realtà. 

Domenica 23 aprile a partire dalle 9.30 villa Ambiveri aprirà le sue porte per il suo momento mensile di fraternità. Alle 10 verrà proposto un incontro dedicato proprio a padre Scalfi e all’opera di Russia cristiana, a partire dal materiale d’archivio, in particolare il carteggio con la famiglia, dal quale emerge il suo desiderio missionario di unità fra i cristiani. Seguirà alle 11.30 la celebrazione della divina liturgia in rito bizantino nella cappella di villa Ambiveri. Dopo il pranzo alle 13, nel pomeriggio sarà possibile visitare villa Ambiveri e la mostra su padre Scalfi che il centro Russia cristiana sta allestendo in questo periodo.

“Questo evento segnerà l’apertura delle celebrazioni con cui ricordiamo padre Scalfi a cento anni dalla sua morte – spiega ancora don Paolo -. Organizzeremo anche un convegno dedicato al tema della ricostruzione dell’Europa e all’incontro fra Russia e Italia, un concerto in suo onore (il 12 maggio a Bergamo) e una mostra, presso il centro San Bartolomeo, dedicato all’esperienza dei Gulag, in collaborazione con l’associazione Memorial”.