Borgo Santa Caterina riscopre Giambattista Caniana. Un tour con gli studenti del Mascheroni

Per la settimana della cultura della Diocesi la Parrocchia di Santa Caterina apre le sue porte per ospitare due eventi programmati rispettivamente per il 20 e il 21 aprile 2023. 

Il primo progetto, nato dalla collaborazione con l’architetto Riccardo Panigada e il museo d’Arte sacra San Martino di Alzano Lombardo, dal titolo Giambattista Caniana tra Intarsi e Architettura, consiste in un incontro per presentare la figura del grande autore e progettista della chiesa di Santa Caterina, Giambattista Caniana che si terrà giovedì 20 aprile a partire dalle 20.30. 

La seconda iniziativa, prevista invece per venerdì 21 aprile dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00, coinvolgerà i ragazzi dell’Istituto Scientifico Mascheroni che cureranno la visita dell’iconografia e dell’architettura della chiesa.

“Tutto è nato – racconta l’architetto Panigada – nel momento in cui il parroco di Santa Caterina, Don Pasquale, mi ha telefonato per chiedermi se fossi disponibile a collaborare alla realizzazione di qualcosa per questa settimana della cultura. Da 20 anni e più collaboro con il museo di Alzano, sono il rettore dal punto di vista ecclesiastico e conservatore dal punto di vista civile, mi interesso del funzionamento del museo e degli aspetti artistici e culturali.”

Giambattista Caniana e il suo lavoro di architetto

Da questo confronto è nata, dunque, una duplice idea: la prima riguarda proprio una conferenza tenuta dallo stesso Panigada sulla figura di Giambattista Caniana, l’architetto che ha realizzato il progetto di Santa Caterina, uno dei progetti ad oggi meglio documentati tra quelli conservati nella casa del Fantoni a Rovetta.

Il legame tra la Basilica di San Martino ad Alzano con il Caniana è noto; quest’ultimo, nativo di Romano di Lombardia, si spostò, appena ventenne, ad Alzano Lombardo come capo bottega di una famiglia di intarsiatori e iniziò la sua lunga e feconda collaborazione con Andrea Fantoni, da cui nascerà un’amicizia che perdurerà per tutto il corso della sua vita. 

Caniana lavorerà ad Alzano, creerà il suo studio in centro paese, dove attualmente si trova la piazza della basilica, e verrà sepolto, insieme al resto della sua famiglia, nella chiesa di San Michele Arcangelo delineata da lui stesso. 

Progettista di numerosi altari e chiese

Sarà lui l’architetto progettista di numerosi altari e chiese della bergamasca. Sono, infatti, oltre 40 i suoi progetti: tra questi per rimanere in città, oltre a  Santa Caterina, quello per la chiesa del Galgario, per San Sisto a Colognola e San Colombano in Valtesse, quello per la chiesa di San Michele all’Arco, ora dismessa e utilizzata come archivio per la Biblioteca Angelo Mai in Città Alta, oltre agli interventi nella chiesa del Carmine e in quelle di Santo Spirito e San Pancrazio di cui curò la ristrutturazione.

Il progetto della Parrocchia di Santa Caterina si sviluppa, dunque, con l’obiettivo di presentare e valorizzare la figura di questo grande artista/architetto del ‘700, che purtroppo è poco nota ai più. 

La seconda iniziativa è quella di realizzare una visita guidata della chiesa prepositurale e della sagrestia. Per rendere più particolare questo tour si è voluto coinvolgere i ragazzi del triennio del liceo Scientifico Mascheroni, i quali si metteranno in gioco nel presentare le opere artistiche e architettoniche del luogo. 

Gli studenti del Mascheroni guidano i tour

Saranno circa una trentina gli studenti che parteciperanno a questa iniziativa e che verranno precedentemente formati attraverso quattro incontri, tenuti dall’architetto Panigada, durante i quali i giovani apprenderanno la capacità di lettura delle immagini da vari punti di vista.

In particolare ci si focalizzerà sull’aspetto iconografico e simbolico delle opere, si analizzerà il periodo storico entro cui quelle presenti nella chiesa si circoscrivono– quindi dal tardo ‘500 fino al ‘700 – ed infine si concluderà il corso con un approfondimento della pittura bergamasca relativa sempre a quell’epoca.

Importante in questo senso è il lavoro dell’archivista Giorgio Franchioni il quale sta attentamente selezionando il materiale sul quale si predisporrà il corso per i ragazzi e quello della professoressa Anna Terzi Pacati il cui contributo sarà rivolto, in particolar modo, all’analisi dell’aspetto prettamente storico della parrocchia.

Il percorso di visita si snoderà lungo otto tappe e in ciascuna di queste “stazioni” ci saranno i ragazzi, divisi in piccoli gruppi, che daranno voce alle opere artistiche, storiche e culturali presenti all’interno della chiesa.

Un punto di partenza per nuove iniziative

Uno degli obiettivi di queste visite è la volontà non solo di mostrare le caratteristiche pittoriche di questi autori, ma anche, e soprattutto, evidenziarne i valori simbolici ed iconografici che stanno alla base del loro significato di opere destinate alla riflessione e alla fede.

Il tour permetterà, una volta terminata la visita all’interno di Santa Caterina, di accedere ad una stanza contenente parte della volta originale seicentesca della chiesa. L’entrata è consentita a un numero massimo di dieci persone alla volta a causa delle dimensioni della sala attraverso una porta presente sul lato esterno destro. 

Panigada sottolinea come “l’idea sia, quindi, quella di coinvolgere i parrocchiani, i ragazzi e il museo il cui personale aiuterà soprattutto nella fase di formazione, sperando che la collaborazione, attualmente in atto, possa durare anche nel futuro e sia di stimolo, poi, anche per ulteriori iniziative.”

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