Geltrude Comensoli, dalla spiritualità nuove energie per l’educazione

Adorazione eucaristica, apostolato fra la gioventù femminile, scuola e attenzione ai bisogni emergenti. È la sintesi del cammino di Santa Geltrude Comensoli, fondatrice della Congregazione delle suore Sacramentine.

Battezzata con il nome di Caterina, nasce a Bienno, in Valcamonica, il 18 gennaio 1847. Fin da fanciulla sente una forte attrattiva verso l’Eucaristia. A sette anni, furtivamente, non avendo ancora l’età prescritta, riceve la Comunione, giurando eterno amore al Signore. Col passare degli anni, pensa a una comunità di adoratrici. Successivamente, deve allontanarsi dai famigliari andando a servizio dalla famiglia Vitali.

Insieme a quest’ultima, nel 1880 partecipa a un pellegrinaggio a Roma, dove riesce a presentare a Papa Leone XIII il suo progetto di un istituto contemplativo dedito all’adorazione eucaristica.

Il Pontefice le risponde: «No figliola, non parlare di clausura. L’istituto che vuoi aprire sia pure consacrato al santo pensiero dell’adorazione, ma devi raccogliervi anche la vita attiva, per educarvi le fanciulle povere e specialmente le operaie». Leone XIII esige un cambiamento notevole nel progetto della Comensoli: coniugare la spiritualità eucaristica con l’attenzione ai bisogni emergenti.

Con l’appoggio del vescovo Gaetano Camillo Guindani, il 15 dicembre 1882, insieme a due compagne, inizia a Bergamo, in via Cavette (l’attuale via Sant’Antonino) la Congregazione delle suore Sacramentine, il cui superiore è don Francesco Spinelli, nominato dal vescovo Guindani. Due anni dopo veste l’abito religioso e assume il nome di Geltrude.

L’istituto conosce uno sviluppo rapidissimo nel numero di religiose nella fedeltà al carisma: adorazione eucaristica perpetua, scuole e oratori per la gioventù femminile, orfane e operaie. Queste ultime — novità assoluta nella nostra diocesi — sono assistite anche negli opifici, dando così avvio, insieme ad altri istituti del Nord Italia, a un capitolo storico nuovo nella vita religiosa fra Otto-Novecento.

Purtroppo, sull’istituto si abbattono circostanze negative, causate soprattutto dalla disonestà di pretesi benefattori e dall’inesperienza in ambito economico dello Spinelli, che portano al fallimento economico dell’istituto (1889), a cui segue l’inevitabile processo. Don Spinelli si trasferisce a Cremona, dove fonda la Congregazione delle Adoratrici di Rivolta d’Adda. Madre Geltrude deve lasciare la casa madre, messa all’asta, e trova accoglienza dal vescovo di Lodi Giambattista Rota, che l’8 settembre 1891 erige canonicamente l’istituto delle Sacramentine.

Con immensi sacrifici, il 28 marzo 1892 l’istituto torna a Bergamo, dopo aver riscattato la casa madre. L’opera conosce una pronta e rapida ripresa, con la fondazione di nuove case in diverse diocesi. Madre Geltrude, malata e minata dai sacrifici, si spegne il 18 febbraio 1903 a 56 anni. 

Attualmente le Sacramentine sono presenti in Italia, Croazia, Africa (Malawi, Kenya, Tanzania) e Sudamerica (Brasile, Ecuador, Bolivia), fedeli al carisma dell’adorazione perpetua e all’attività apostolica nell’educazione della gioventù. 

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