“Spera ed agisci con il Creato”, questo il titolo del messaggio di Papa Francesco per la 19° Giornata per la Custodia del Creato che si celebrerà in tutto il mondo il 1 settembre 2024. “Spera” ed “agisci”, due verbi che ci aiutano ad entrare in quella che resta una delle crisi più grandi del nostro Pianeta che va ad unirsi alla grande crisi socio/economica che il nostro Mondo sta vivendo ormai da tempo.
Mi capita spesso di ripensare a quante volte, nei nostri mondi, così attenti ai temi sociali, ci stiamo dicendo che siamo dentro ad una grande crisi che riguarda tutti e tutto.
Spesso mi capita anche di osservare una certa “immobilità” dovuta probabilmente ad una rassegnazione che fa il paio con una “pigrizia” dovuta al fatto che tutto sommato, qui, si sta ancora bene e che per ora, la crisi climatica e sociale che viviamo tutti i giorni non ci ha ancora del tutto costretto a cambiare completamente i nostri comodi stili di vita o addirittura a lasciare tutto per spostarsi altrove.
Nel mondo questo è già successo e continua ad accadere e forse noi non ce ne rendiamo ancora conto. I numeri parlano chiaro: sono oltre 114 milioni le persone costrette alla fuga da guerre e violenze a livello globale e, secondo le stime dell’UNCHR, quasi il 60% di loro si trova nei Paesi più vulnerabili all’impatto dei cambiamenti climatici, come Siria, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Afghanistan e Myanmar.
Dagli orrori della guerra e delle persecuzioni alla dura realtà delle avversità indotte dal clima, le popolazioni costrette alla fuga sono spesso costrette a confrontarsi con questo doppio onere per sopravvivere.
Da qui, quest’anno durante il mese del creato l’ufficio pastorale sociale e del lavoro, insieme agli altri uffici della Terra Esistenziale Vita Sociale e Mondialità e altri enti ed associazioni del territorio, ha voluto fortemente concentrarsi su questo tema cercando di riportare l’attenzione a chi, per i motivi sopracitati, e soprattutto per ragioni dovute al cambiamento climatico sono costretti a spostarsi ed abbandonare il loro paese e le loro case.
Dopo la Veglia Ecumenica che si è svolta nei giorni scorsi presso il giardino della pace di Sotto Il Monte, e il tradizionale pellegrinaggio notturno, organizzato dall’ufficio Pellegrinaggi della Diocesi, da Sotto il Monte al Santuario della Cornabusa, sono in programma due eventi importanti:
il 5 settembre dalle ore 18.00 una serata presso l’abbazia di San Paolo D’Argon, durante la settimana tematica di Fileo, “Parole e Gesti della Chiesa su Mobilita Umana e Intercultura” sulla relazione tra i cambiamenti climatici e i migranti climatici, insieme ad esperti climatologi di 3BMETEO in dialogo con Don Alessandro Sesana della cooperativa Cascina Nuova dell’Agro.
Il 23 settembre invece un altro evento sul tema, questa volta insieme all’ufficio migranti e al progetto culturale “Confini e Sconfinamenti”, durante la settimana della “giornata mondiale del migrante del rifugiato”. La serata sarà a Osio Sopra presso l’auditorium San Zeno alle ore 20.45.
Entrambi gli eventi saranno arricchiti dalla proiezione di una selezione dei Cortometraggi sui temi ambientali e sociali di Bruno Bozzetto. In concomitanza a questi eventi formativi ed informativi l’ufficio per la pastorale sociale e del lavoro rilancerà insieme alla Cooperativa Ruah e alla Cooperartiva Ecosviluppo il percorso di formazione e sensibilizzazione ambientale per le aziende del territorio.
“Spera ed Agisci con il Creato”; attraverso queste piccole ma importanti azioni sul territorio la Diocesi, insieme ai tanti enti che sul territorio si occupano di ambiente, proverà a sperare ed agire affinchè alcune cose possano cambiare e si possa combattere quell’immobilismo che pervade ancora alcune delle nostre coscienze. “Sperare e agire con il creato significa anzitutto unire le forze e, camminando insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, contribuire a «ripensare alla questione del potere umano, al suo significato e ai suoi limiti. Il nostro potere, infatti, è aumentato freneticamente in pochi decenni. Abbiamo compiuto progressi tecnologici impressionanti e sorprendenti, e non ci rendiamo conto che allo stesso tempo siamo diventati altamente pericolosi, capaci di mettere a repentaglio la vita di molti esseri e la nostra stessa sopravvivenza” (dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato 2024”)