“E disse: venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini”: un versetto del Vangelo di Matteo su un cartoncino, un pesciolino azzurro attaccato con un pezzo di spago e un gruppo di giovani desiderosi di spendersi al servizio dei loro adolescenti. Il cammino degli educatori degli adolescenti dell’oratorio di Paratico è iniziato così. Grazie a un intreccio di parole e gesti, hanno messo nelle mani di Qualcuno di più grande il proprio impegno con il desiderio di rileggersi e andare incontro a chi gli verrà affidato.
Primi passi all’oratorio di Paratico
Dall’inizio di settembre, gli educatori dell’oratorio di Paratico hanno ricominciato ad incontrarsi non solo per impostare il cammino dei loro adolescenti, ma anche per fare il punto della situazione e lasciare spazio anche ai loro interrogativi rispetto a un servizio che chiede impegno e tanta passione. “Abbiamo scelto di fermarci e di trovare un equilibrio -sottolinea Aurora Ferrari, una degli educatori dell’oratorio di Paratico-. Il nostro gruppo ha visto dei nuovi ingressi e delle uscite quindi ci siamo dati del tempo per comprendere quali fossero i nostri bisogni e quali quegli degli adolescenti”.
Negli incontri di preparazione e formazione sono emerse esigenze molto concrete, come quella della suddivisione dei compiti e dei ruoli, ma ogni passo è stato importante per giungere ai primi traguardi del percorso degli educatori e impostare i blocchi di partenza per il cammino degli adolescenti. “Il bisogno più urgente che sentiamo come educatori è quello di andare incontro ai nostri adolescenti -aggiunge Aurora-. Avvertiamo l’esigenza di parlare la loro “stessa lingua” per comprenderli e metterli al centro della nostra azione educativa. Vorremmo trasmettere loro ciò che l’oratorio ha donato a noi”.
A chiudere i primi incontri degli educatori è stata la consegna di un cartoncino con riportato un versetto di Vangelo “E disse: venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini” (Matteo 4, 19). “È un brano di Vangelo a me molto caro e rappresenta a pieno l’intento di noi educatori: andare con un’esca – che è il linguaggio- dagli adolescenti per essere accoglierli nella rete che è l’oratorio. Questo pesciolino ci sprona ad andare incontro ai nostri adolescenti”.
Parole e gesti per parlare la “lingua” degli adolescenti
L’andare incontro agli adolescenti all’oratorio di Paratico si traduce sia in parole che in alcune gestualità semplici, ma significative. Nell’attesa che il cammino adolescenti riprenda a pieno ritmo, in oratorio è stata organizzata una pizzata in concomitanza della ripresa della scuola per augurare agli studenti un buon inizio. La domenica sera, invece, è diventata un appuntamento fisso. Ogni domenica sera, alcuni educatori si trovano in oratorio per accogliere gli adolescenti che desiderano abbellire l’oratorio e renderlo un luogo sempre più famigliare.
Con bomboletta, pennelli e matite, le pareti dell’oratorio di Paratico hanno iniziato a colorarsi grazie a un’attività a bassa soglia aperta a tutti gli adolescenti. Un modo per accogliere le esigenze di tutti anche tramite dei piccoli gesti. “Quando abbiamo chiesto agli adolescenti di decorare con delle frasi alcune pareti dell’oratorio per invogliare altri adolescenti a partecipare -conclude Aurora- uno di loro ha scritto Venite e vi farò pescatori di uomini. È un gesto che ci ha colpito molto. Il nostro desiderio era regalare agli adolescenti un ambiente accogliente e loro hanno ricambiato accogliendo, quasi inconsapevolmente, noi educatori”.