Salvini si dice cattolico. Purtroppo. A proposito di Papa Francesco e di accoglienza degli immigrati

Matteo Salvini, segretario della Lega Nord

Papa Francesco ha pubblicato un documento che fa da “manifesto” alla giornata del migrante che si celebrerà il 14 gennaio del 2018.

Papa Francesco: sì allo “ius soli”

Tra le altre cose, Papa Francesco dice che al momento della nascita “va riconosciuta e certificata” la nazionalità a tutti i bambini. Per cui “va assicurato l’accesso regolare all’istruzione primaria e secondaria”. Il tema della giornata sarà: “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati”. Dunque il Papa prende esplicitamente posizione sullo ius soli e manifesta appoggio anche allo ius culturae in quanto chiede sia riconosciuto il diritto a completare il percorso formativo nel paese d’accoglienza.

La reazione di Salvini

Così Papa Francesco. Inevitabile la reazione di Matteo Salvini, segretario della Lega Nord che ha commentato: “Papa Francesco: ‘Sì allo Ius soli’. Se lo vuole applicare nel suo Stato, il Vaticano, faccia pure. Ma da cattolico non penso che l’Italia possa accogliere e mantenere tutto il mondo. A Dio quel che è di Dio, a Cesare quel che è di Cesare. Amen”.
Il linguaggio è quello, fine e gentile, tipico del personaggio.

Una “fede” che divide

Ancora una volta Salvini mette in rapporto la fede cattolica, la sua fede cattolica, e la politica, la sua politica. E, più precisamente, usa la sua fede per dare forza alla sua politica. Ma legata così strettamente con la politica – che è divisa – la fede di Salivini divide. Il cattolico Salvini non la pensa come il cattolico Renzi o il cattolico Franceschini… o come il cattolico Beschi, vescovo di Bergamo, o il cattolico Delpini, neo vescovo di Milano e si potrebbero citare tutti i vescovi italiani che – forse anche Salvini lo sa – sono cattolici e, in tutta probabilità, non la pensano come lui.
Ma, poi, era proprio necessario che Salvini, per enunciare la sua politica anti-immigrati, affermasse di essere cattolico? Se una politica è buona, lo è a prescindere dal fatto che si è cattolici. Il motivo mi pare ovvio. Ciò che interessa Salvini, infatti, non è la proclamazione della sua fede, ma la sua opposizione al Papa. E usa la sua fede per dare più forza a quella opposizione e quindi, di conseguenza, per prendere, ancora una volta, posizione contro gli immigrati. Alla fine, nelle affermazioni di Salvini, ci perdono tutti. Ci perde Salvini che si conferma un politico mediocre che ha bisogno di puntelli esterni per affermare la sua politica. Ci perde ovviamente la fede che si vede ridotta a umile ancella di un segretario politico.
Per la politica leghista Salvini può dire quello che vuole. Sono cavoli suoi.

Ma, se è permesso, vorremmo far notare, sommessamente ma fermamente, che la fede, quella del cattolico Bergoglio – che, tra l’altro, non è un cattolico qualsiasi – e, con lui, quella di molti ma molti cattolici, non è quella di Salvini.