La geniale proposta di Grillo per Genova: mandare Renzi a spalare

Grillo il contestatore è stato contestato. Non da molti, pare, ma è stato contestato. Uno che grida sempre contro tutti non riesce a tollerare che qualcuno gridi contro di lui. È successo martedì a Genova. In uno dei filmati disponibile in Internet si vede Grillo che risponde a chi gli chiedeva di mettersi a spalare. E lui a rispondere di chiamare Renzi a spalare e che, invece, “tutti i parlamentari” dei Cinque Stelle stavano spalando. Tutti i parlamentari sicuramente no. Anzi, per essere più precisi, non se ne è visto nessuno. Ma assicurano che ci sono. Non si sa dove. Lo ha affermato anche, in un altro filmato, un possente accompagnatore di Grillo che ha aggredito verbalmente un giovane reo di aver rimproverato il grande capo di essere venuto per farsi vedere e poi di essersene andato, come tutti.

PROIBITO ATTACCARE L’ATTACCANTE

Osservazione banale numero 1. Grillo non accetta di essere scavalcato nell’arte che ha fatto e che fa la sua fortuna: attaccare. Può darsi, infatti, che Grillo abbia una strategia politica, che abbia un progetto, forse perfino realizzabile, in economia, che abbia qualche idea sull’Europa, al di là della geniale trovata del referendum sull’euro… Può darsi. Ma nessuno se ne accorge perché quelle idee sparse di politica servono a fare da appoggio all’unico vero cuore pulsante della sua politica e del suo movimento: attaccare, appunto. Per cui, se qualcuno attacca al suo posto lui e i suoi ribattono: ma come si permette lei di attaccare l’attaccante? Succede come ai bei tempi della sinistra dura e pura. Quando qualcuno di destra si azzardava a dire qualche piccola idea di sinistra veniva tacciato di spudoratezza, di invasione di campo.

IL PROBLEMA NUMERO UNO: CHI DEVE SPALARE

Osservazione banale numero 2. La discussione negli ultimi due giorni non riguarda più che cosa si deve fare per evitare che Genova affoghi un’altra volta al primo temporale. No, la discussione è un’altra: chi deve spalare. Grillo si sente esentato dallo spalare perché “tutti” i suoi parlamentari lo stanno facendo. Del genere: “armiamoci e partite”. Ma dovrebbe farlo Renzi, quelli del governo, dice Grillo. Si dovrebbe chiudere il Parlamento perché tutti gli onorevoli dovrebbero mettersi a spalare: proposta Cinque Stelle. Anche questa geniale. Da dove si capisce nettamente una cosa. La politica non deve fare leggi e governare. No, deve mettersi a spalare. Se poi tornerà il problema rifiuti, si dovrà chiudere il Parlamento e andare a fare ramazza a Napoli o a Palermo.

IN ATTESA DELLA PROSSIMA ALLUVIONE

Queste trovate dicono in parole povere che la politica, le regole dello stare insieme, le leggi non interessano più. Non interessa che la politica crei le condizioni perché tutti possano vivere e vivere bene, possibilmente, ma interessa fare il bel gesto che contesti la politica. Non interessa spingere perché si facciano, e presto, le opere che tutelano il territorio. L’importante è andare a spalare a Genova. No, pardon: non a spalare, ma mandare gli altri a spalare al proprio posto. E così Grillo si sente la coscienza a posto. In attesa della prossima alluvione.