Salvini, La Russa, Gelmini difensori del presepio, non della fede

Foto: Matteo Salvini a Rozzano

I DIFENSORI DEL PRESEPIO

Ho aspettato qualche giorno. Mi sono detto: “Vediamo se la buriana passa”. È passata. Anche nei siti internet la notizia è scivolata in basso e poi è uscita. Sto parlando della vicenda di Rozzano, presepi nelle scuole, rispetto delle altre religioni e compagnia bella. Ho visto anche alcune delle immagini apparse. Se fossi un alieno e dovessi giudicare il Belpaese e la fede dei suoi abitanti da quelle immagini dovrei trarre immediatamente alcune semplici conclusioni. Tra le altre, questa. In Italia ci sono alcuni grandi credenti che si battono furiosamente per la loro fede. I maggiori credenti, più credenti del Papa, più credenti del vescovo e, ovviamente, molto più credenti del parroco, si chiamano: Matteo Salvini, Ignazio La Russa, Maria Stella Gelmini.

GLI AGNELLINI IGNAZIO E MATTEO

Matteo Salvini e Ignazio La Russa sono, notoriamente, personaggi che danno una vivida idea di quella che si chiama la mitezza evangelica. Rappresentano fedelmente l’immagine che, nel vangelo, ritorna spesso: quella dell’agnello: l’animale indifeso e fragile che non fa mai male a nessuno, che, al contrario, il male lo subisce, sempre, che non ha voce, che, al massimo, si lascia sfuggire un flebile belato quando lo sgozzano. Immagine commovente, quella degli agnellini Ignazio e Matteo, che difendono il Bambino di Betlemme che, agnellino indifeso a sua volta, aveva proprio bisogno di essere difeso da loro.

MARIA STELLA CANTA “TU SCENDI DALLE STELLE”

Nelle immagini che ho visto Maria Stella Gelmini canta “Tu scendi dalle stelle”. “E si capisce – mi dice un amico, beffardo – Maria Stella non poteva che cantare ‘Tu scendi dalle stelle’. Ho immaginato che lei, Maria Stella che canta “tu scendi dalle stelle”, – continua l’amico beffardo – intendeva difendere la Maria del presepe. Anche lei indifesa, anche lei bisognosa di protezione. Fortunata la Maria del presepe di trovare un’altra Maria così preoccupata di lei. Fortunata”.

PRESEPIO E FEDE

Ma, dopo essermi lasciato prendere dai miei stupori teologici e dopo aver ascoltato l’amico preso dagli stessi stupori, di fronte a questi difensori del Bambino e della Madre, mi sono chiesto: che cosa difendono, e perché? Per me credente quel Bambino è il figlio di Dio, lo stesso del Calvario e della pasqua e solo perché è quello del Calvario e della pasqua ho costruito un presepio. Non esisterebbe il presepio senza la Pasqua e non esisterebbe né presepio né pasqua senza qualcuno che lo celebra perché ci crede. A Salvini e La Russa non interessa la mia fede, non interessa neppure il Vangelo, interessa il presepio. Se quel Bambino non è figlio di Dio non ha importanza. Importante è il presepio.

Ma poi: perché lo fanno? Salvini sa che quella manifestazione gli porta voti. Ed è per questo che manifesta. Non serve il Bambino ma si serve del Bambino. Lo può fare naturalmente, ma, tanto per essere chiaro, io con lui non c’entro e lui non c’entra con me.