Le domande dei giovani di Cologno al Serio a Papa Francesco: «Come sarà la Chiesa del futuro?»

Le porte del Vaticano sono state aperte e il mondo ci è entrato. «Tu cosa cerchi nella tua vita? Dillo, ci farà bene ascoltarti». Così papa Francesco si è rivolto ai giovani di tutto il mondo che partecipano al pre-sinodo, l’iniziativa annunciata dal Papa che si svolge a Roma fino al 24 marzo 2018 in vista e in preparazione del Sinodo dei Vescovi sui giovani di ottobre. All’incontro stanno prendendo parte 315 tra ragazzi e ragazze provenienti da diverse parti del mondo, «sia cattolici, sia giovani di diverse confessioni cristiane e altre religioni, o giovani non credenti», come ha detto il Papa. Tutti hanno diritto di parola. Il Papa ha chiesto di esprimersi con coraggio e senza filtri: «L’ho detto e lo ripeto: faccia tosta! Vi esorto: siate coraggiosi, dite tutto quello che vi viene in bocca. Se sbagli, un altro ti correggerà», è stata l’esortazione del Papa.

Dopo il colloquio con Francesco, i ragazzi divisi per gruppi linguistici stanno preparando un documento da approvare entro sabato 24 marzo e da consegnare al Santo Padre. Un testo che insieme ad altri contributi pervenuti, confluirà nell’Instrumentum laboris della XV Assemblea generale del Sinodo. La data prevista per il grande appuntamento è stata appositamente scelta per consentire a tutti i partecipanti di prendere parte, a conclusione dei lavori, alla celebrazione della messa della Domenica delle Palme con il Papa in piazza San Pietro in occasione della XXXIII Giornata Mondiale della Gioventù del 2018 sul tema “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio” (Lc 1,30).

Ci sono Paesi da cui si parte per cercare un futuro migliore, altri in cui si muore per il troppo lavoro, o luoghi in cui ancora oggi si rischia di perdere la vita da un momento all’altro. Incertezza sul futuro, disoccupazione, calo dei fedeli. Molte domande senza risposta. E il mondo, con le sue sfide e le sue contraddizioni, visto con gli occhi dei giovani. Così, come una sorta di esperimento sociale su piccola scala, abbiamo chiesto anche ad alcuni giovani dell’Oratorio di Cologno al Serio, quali domande rivolgerebbero al Papa se fossero presenti al Pre-sinodo.

Inizia Giovanni: «Io ne avrei una in particolare, notando soprattutto il fatto del calo di credenti soprattutto in età giovanile. Vorrei sapere come vede la religione cattolica tra un po’di anni, in relazione al fatto che i giovani hanno un nuovo modo di vedere le cose, che li spinge a una botta e risposta, mentre spesso la religione ha tempi più lunghi per essere compresa e per poter dare risposte? Come potrà la religione stare al passo di un mondo che muta continuamente tralasciando dietro a sé valori e tradizioni, in favore di una realtà puramente basata sul consumo? Cosa ne pensa del fatto che in pochi anni i media abbiano evidenziato i casi di pedofilia all’interno del clero e come intende reagire a tale fatto?»
Un quesito molto simile a quello che si pone anche Valentina: «Gli chiederei se è ottimista sul futuro della comunità cristiana o se è pessimista visto che negli ultimi anni sono sempre più le persone che si dichiarano non credenti.»

A Simone una domanda non basta: «Quanto è giusto osservare dei precetti dettati dalla chiesa ma che non sono espliciti nei Vangeli? Ad esempio, i rapporti prematrimoniali: ora sono sconsigliati ma magari tra vent’anni non lo saranno più. E ancora, con che criterio si sceglie se una cosa sia giusta o meno? Ovviamente intendo su temi di non primaria importanza.»

Ma c’è chi all’invito risponderebbe “no grazie”: «Gli direi che apprezzo il gesto, ma che ci sono problemi che non si possono risolvere solo parlando. Problemi noti tra l’altro a tutti: lavoro, paghe scarse che non permettono di mettere da parte niente e riempiono tutto il tempo disponibile. Quindi dove lo trovi quello necessario per costruire una famiglia? È una concatenazione di eventi. Opterei più che altro per una conferenza papa-politici e che si mettano d’accordo tra di loro.»

C’è anche chi preferisce scambiare due parole in un luogo più informale. «Cosa chiederei al Papa? Andiamo a berci una birra o preferisce un mate?»