Amministrare il proprio comune: le Acli propongono un corso di politica per i giovani

Da sempre le Acli operano sul territorio con un impegno di pedagogia sociale alla cui base vi sono tre fedeltà fondamentali ovvero il lavoro, la Chiesa e la democrazia. Quest’ultima è un’arte che richiede cura e per avvalorarne il significato nelle generazioni più giovani è stato creato il percorso “Amministrare il proprio comune”.
“In un periodo in cui il populismo avanza sempre di più –spiega Daniele Rocchetti- il credente è chiamato a giocarsi in politica arginando il problema con il senso del bene comune. Il percorso è rivolto soprattutto ai giovani che desiderano partecipare come candidati alle prossime elezioni comunali”. Le iscrizioni raccolte finora tra i giovani, dai diciotto ai venticinque anni, sfatano l’immaginario collettivo: “Ad oggi- prosegue Daniele Rocchetti- gli iscritti sono circa settanta e pensiamo di riuscire a raggiungere quota cento con le ultime iscrizioni. Ciò testimonia che i giovani non sono disinteressati e hanno voglia di spendersi per il proprio territorio. In questo breve percorso cercheremo di fornire loro le competenze necessarie per candidarsi perché un buon politico, ad avere ideali ben precisi, deve essere competente”.
Il progetto non fornirà ai partecipanti solo nozioni tecniche, ma avrà anche il suo lato esperienziale. Un giovane sindaco sarà presente agli incontri e approfondirà i diversi aspetti del rivestire una carica simile. L’aspetto politico, ossia le esigenze del cittadino, e l’aspetto tecnico, ovvero l’attuazione delle esigenze in base alle risorse territoriali, sono due sfaccettature che vanno di pari passo e non possono fare una a meno dell’altra. Oltre alla struttura senza lezione frontale, il corso sarà anche caratterizzato da un laboratorio grazie al quale i ragazzi proveranno confrontarsi su diversi casi di simulazione di amministrazione.
“In politica –sottolinea Claudia Lenzeni- i giovani possono e devono fare la loro parte. Spesso sentiamo parlare di nuove generazioni disinteressate al mondo della politica, ma la realtà è ben diversa. È importante sensibilizzare i ragazzi alla partecipazione della vita politica perché con impegno si può cambiare, creare un mondo migliore. Inoltre, i giovani sono una risorsa preziosa a livello politico non solo per le idee, ma anche per i mezzi tecnologici che sono in grado di utilizzare”.
Nonostante la buona volontà di mettersi in gioco, però, molti giovani continuano a trovare ostacoli nella partecipazione alla vita politica per via di promesse mai mantenute. “Accade spesso e in molti comuni –spiega Simone Pezzotta- che le liste si presentino alle elezioni con qualche volto giovane a cui è stata promessa una crescita in ambito politico che poi non avviene. In molti casi, il giovane serve solo per attirare voti di famigliari e amici che, altrimenti, voterebbero altre liste. Una volta eletti, questi ragazzi non hanno un ruolo definito e finiscono con l’abbandonare la politica. L’atteggiamento adulto nei confronti dei giovani deve cambiare e speriamo che il percorso ideato possa lanciare un forte segnale della nostra volontà di cambiamento”.
Il percorso formativo, realizzato grazie alla collaborazione con la scuola We Care, è suddiviso in quattro incontri e si terrà in diverse zone della provincia bergamasca che a breve saranno chiamate al voto. Ogni incontro sarà moderato da un referente locali delle Acli. Le iscrizioni sono aperte fino a venerdì 2 novembre e per registrarsi basterà compilare il modulo presente sul sito delle Acli di Bergamo.