Il vescovo di Bergamo Francesco Beschi ai giovani: “Non lasciate morire i vostri desideri”

L’emergenza sanitaria ha cambiato radicalmente le nostre vite. Sono cambiate le nostre abitudini, i nostri modi di fare e le nostre certezze. Eppure, anche in questo tempo, si possono trovare dei doni. Ci sono delle ricchezze che, se pur messe alla prova da fatiche e sofferenze, come sottolinea il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi, potranno aiutarci a ripartire e far tesoro di ciò che abbiamo imparato. Il vescovo Francesco si rivolge ai giovani bergamaschi tramite un video per raggiungere tutti e condividere dei pensieri con ciascuno di loro. Il desiderio è quello di far chiarezza su ciò ci attende dopo questo periodo di prova.

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Il Vescovo Francesco si rivolge ai giovani

“Ciò che abbiamo vissuto in questi mesi, è un’esperienza molto dolorosa – dice il vescovo Francesco -. Tante famiglie, quindi tanti di voi, sono state attraversate dalla sofferenza. Anche chi non è stato coinvolto direttamente, ha vissuto una situazione del tutto inedita. Insieme alle ombre e alle inquietudini, però abbiamo visto crescere tante novità e tante sorprese. A volte capitava proprio nei nostri cuori. Abbiamo visto emergere qualcosa che ci rendeva migliori ai nostri stessi occhi. È cresciuta una responsabilità nei confronti del bene comune e tutti ci siamo responsabilizzati nei confronti di ciò. È stata messa in moto tanta solidarietà e tanta vicinanza che ha visto come protagonisti voi giovani”.

Nel momento più duro e difficile, la comunità bergamasca ha saputo rimboccarsi le maniche affrontando una situazione inedita e non si è mai arresa. Adesso il contagio sembra essere meno aggressivo e vi è un lento ritorno alla normalità, ma proprio in questo momento ci viene chiesta un’ulteriore prova. “Ora dobbiamo attingere a una grande forza per non tradire tutto ciò che di buono, di giusto e di bello è emerso in questo tempo. Bisogna portare la ricchezza di ciò che abbiamo vissuto all’interno della vita di tutti i giorni” sottolinea il vescovo nel ribadire come tutto ciò sia necessario per una vera ripartenza.

Sull’estate che ci aspetta

Quest’estate, molti giovani avevano in programma di partire per le terre di missione, di collaborare con un progetto Caritas oppure di partecipare al tanto atteso pellegrinaggio in Terra Santa. Il Vescovo Francesco, insieme ai direttori dei diversi ambiti, ha scelto di rimandare tutte queste esperienze all’anno prossimo con l’augurio di poterle vivere ancora più intensamente. Gli impegni promossi dal Centro Missionario diocesano, dalla Caritas diocesana e dell’ufficio pastorale dell’età evolutiva vengono posticipati al 2021.

Rimandare, non mettere in pausa

Rimandare, però, non significa mettere da parte ciò che spingeva ciascun giovane a partire. Quelle stesse motivazioni possono essere coltivate nella propria comunità, nel proprio paese, nella propria città. “Non lasciamo le cose come se fossero in pausa -conclude monsignor Beschi-. Non lasciate morire i desideri che vi avrebbero portati ad impegni così significativi. Mettiamo in opera quelle attenzioni e quelle speranze che animavano le scelte. Sono decisioni che ci avrebbero portati lontano dalla nostra famiglia anche per diverse settimane. Non trascuriamole. Cari giovani, io mi auguro che questa forza possa irrobustirsi attraverso una solidarietà che ha il sapore della vita quotidiana”.