Bergamo: concerto di Natale christian rock con «The Sun». Premiati tre missionari bergamaschi

Tanta gioia ed emozioni positive hanno vibrato nell’auditorium del Seminario Vescovile Giovanni XXIII durante il Concerto di Natale, avvenuto nella serata di giovedì 14 dicembre.

«Un’occasione per il vescovo Francesco Beschi di porgere gli auguri di un Santo Natale a tutta la diocesi e soprattutto ai missionari all’opera in tutto il mondo. “Alcuni di loro ci stanno seguendo in streaming sul canale youtube del Centro Missionario Diocesano», ha introdotto la giornalista Stella Carrara. Al tempo stesso questo concerto è stato l’evento di punta della ventesima edizione della Campagna di Natale 2023, dal titolo «Al cuore del Natale – In Cammino con l’uomo», promossa dal Centro Missionario Diocesano in collaborazione con Websolidale Onlus e Ascom Confcommercio Bergamo allo scopo di sostenere i progetti missionari in Terra Santa (Gaza), Brasile, Mozambico, Siria e Marocco, dove «la solidarietà si fa segno tangibile per lasciare il proprio segno in questo Natale», ha proseguito Carrara.

Ma la protagonista assoluta è stata la musica con la straordinaria esibizione della band «The Sun». La loro coinvolgente musica christian rock ha riscaldato il cuore del numeroso pubblico presente e in streaming, contribuendo a creare un’atmosfera unica e memorabile. Sul palco il frontman Francesco Lorenzi, alla batteria Riccardo Rossi, al basso Matteo Reghelin, alle chitarre Gianluca Menegozzo e Andrea Cerato hanno suonato venti canzoni tra cui Cuore aperto, Onda perfetta, Ostinato e controcorrente, 1972, Un buon motivo per vivere, Il mio miglior difetto e Spiriti del sole.

Un’occasione di ascolto ma anche di testimonianza attraverso le parole dei testi e le note di un rock positivo e luminoso fatto di amicizia, viaggi, pellegrinaggi, solidarietà e di fede per trasmettere forza d’animo, coraggio e quella consapevolezza che la vita di ognuno di noi è un’opportunità unica e irripetibile.  

Francesco Lorenzi e Matteo Reghelin sul palco dell’Auditorium del Seminario Vescovile Giovanni XXIII

I «The Sun» sono una rock band originaria di Thiene (Vicenza), evoluzione dei «Sun Eats Hours», formatasi nel 1997, autori di quattro album in inglese distribuiti in Europa, Giappone e in Brasile e protagonisti di concerti al fianco di star internazionali come The Cure, The Offspring, Muse e premiati nel 2004 come «Miglior punk rock band italiana nel mondo».

«Dal 1997 al 2008 stavamo raggiungendo un certo successo in tanti stati, facendo centinaia e centinaia di concerti; era un sogno per noi e in pochi anni avevamo raggiunto grandi obiettivi, anche se eravamo molto giovani», ha ricordato Francesco Lorenzi, frontman della band. La scelta di comporre in italiano è del 2008, in seguito a una crisi esistenziale vissuta dal leader Francesco durante la tournée del 2006/2007.

«In quel momento di crisi, dialogavo con i miei genitori che erano diventati un punto fisso e nell’autunno del 2007, mia madre mi consigliò di andare a un incontro che si sarebbe svolto nel teatro di una parrocchia», ha raccontato Francesco. È da quell’incontro di preghiera che per Francesco è cominciato un cammino di fede che ha condiviso con i membri della sua band, i quali, grandi amici, nonostante le forti scelte della vita, sono “rinati” insieme superando numerose difficoltà.

Attualmente, la band ha all’attivo oltre mille concerti in venti stati di quattro continenti e ha rappresentato l’Italia nelle Giornate Mondiali della Gioventù a Cracovia (2016), a Panamà (2019) e Lisbona (2023), nel 2021 sono stati nominati ambasciatori di Save The Planet per il loro impegno nella salvaguardia del Creato e la canzone Ostinato e controccorrente è diventata la sigla del programma di Radio Rai 1 Giù la maschera.

Le prossime date del tour saranno il 26 al Pala Villanova di Torri di Quartesolo (VI) e il 31 dicembre a Bella Italia Village di Lignano Sabbiadoro (UD) in occasione del Capodanno di Luce in collaborazione con il fanclub Officina del Sole e la community di don Alberto Ravagnani Fraternità.

«E se ognuno di noi ha una missione, quella dei nostri sacerdoti è fatta di passione per Cristo ma nel contempo per la gente e per le persone, attraverso una testimonianza che sa rendere ragione della propria fede e della speranza», ha introdotto Stella Carrara nel presentare la sedicesima edizione del Premio “Papa Giovanni” 2023.
«Sono molto felice di essere qui con voi e condividere questa felicità come è la missione che è passione, avventura e gioia; io ho fatto tanti viaggi nelle missioni e ho visto questa felicità che tanto più è semplice, più è ridotta all’essenziale, vedi delle donne e degli uomini felici della loro vita e di quella degli altri», ha affermato il vescovo di Bergamo Francesco Beschi. Oltre ai missionari bergamaschi, che sono impegnati in ogni angolo del mondo, il vescovo Beschi ha nuovamente ricordato la firma dei decreti di santità da parte di Papa Francesco: «Sono stato sorpreso per Padre Alberto Beretta, la sua è una grande storia e sono state riconosciute le sue virtù eroiche di missionario in Brasile e soprende anche perché è il fratello di Gianna Beretta Molla e poi c’è un altro missionario bergamasco, prete saveriano morto martire in Congo, Padre Luigi Cavagna che verrà dichiarato beato».

Il primo premio “Papa Giovanni” 2023 è stato assegnato a suor Maria Clara Rota (“suor Clea”), nata a Villa D’Alme nel 1939, poi trasferitasi a Varese. Nel 1960 entra nell’Istituto delle Suore Orsoline di Gandino. Dieci anni dopo parte come missionaria in Eritrea fino al 1994, poi si sposta in Kenya, si è impegnata nella scuola materna, nell’accoglienza dei profughi, nella vita comunitaria.

«Ormai l’Africa è la mia terra», afferma spesso suor Clea. «È stata scelta perché suor Clea rispecchia in pienezza quello che Papa Francesco non si stanca mai di ricordare: “La Chiesa è donna e madre e le donne, con la loro testimonianza di vita, danno un’impronta particolare nella e alla Chiesa fatta di tenacia, determinazione, insieme di tenerezza e umanità materna” ed è proprio lei che ritira il premio», ha detto don Massimo Rizzi, Direttore Centro Missionario Diocesano di Bergamo.

Suor Maria Clara Rota ritira il suo premio “Papa Giovanni” 2023 ricevuto dal vescovo Francesco Beschi

Il secondo premio è stato attribuito a padre Gianalfonso Oprandi. È nato a Fino del Monte (BG) nel 1950 e a diciassette anni inizia la sua prima professione religiosa nell’Istituto Missionario dei Padri Saveriani. Nel 1975 diventa prete e il suo primo incarico è a Cremona dal 1976 al 1980 come economo. Dal 1980 Padre Oprandi è in Bangladesh dove il suo ministero è caratterizzato da tanti servizi: la pastorale parrocchiale e vocazionale, alcuni incarichi di responsabilità nelle comunità dove ha vissuto. Attualmente si trova nella casa saveriana di Dhaka, impegnato nel ministero, nell’accoglienza e nel dialogo interreligioso.

«Abbiamo assegnato a lui il premio perché pensiamo che lui rappresenti questa nuova frontiera, il continente asiatico e i padre saveriani, seguendo le orme del loro padre fondatore, curano questa missione; raccolgono il premio il fratello Umberto e sorella Marilinda», ha spiegato don Rizzi.

I fratelli Umberto e Marilinda Oprandi ritirano il premio “Papa Giovanni” 2023 assegnato a
padre Gianalfonso Oprandi

Il terzo premio è stato conferito a monsignor Pierluigi Manenti, sacerdote diocesano classe 1950 e originario della parrocchia di Oltre il colle. Dopo il suo primo incarico nella parrocchia di Grassobbio, nel 1981 viene inviato in Bolivia e vi rimane fino al 1998. In quello stesso anno, passa a Cuba con don Mario «una missione in cui la Diocesi di Bergamo si sta impegnando e questo premio vuole essere un grazie a Pierluigi e a tutti i missionari a Cuba, per la loro testimonianza, tenacia e passione e a ritirare il premio è il cugino padre Raffaele della Congregazione del Piné», ha sottolineato don Rizzi.

Il cugino di monsignor Pierluigi Manenti, don Raffaele ritira il premio “Papa Giovanni” 2023.

«Ogni anno ci siamo ingaggiati nella Campagna di Natale e quest’anno, tra i progetti, c’è quello in Terra Santa che ci è davvero cara dai tempi di Papa Giovanni e dal missionario speciale che è il Patriarca Cardinale Pizzaballa, bergamasco; poi c’è il Brasile, Mozambico, Siria e Marocco che hanno vissuto dei terremoti significativi», ha ricordato don Rizzi. Ma la missione non sta solo nel mondo, ma anche in Bergamasca e, per questa ragione, è stato conferito un premio “Papa Giovanni” 2023 alla fraternità della Val Imagna per il loro impegno e collaborazione tra sacerdoti, comunità e associazionismo nell’accogliere i profughi provenienti dalla terra ucraina. Il premio è stato ritirato da don Michele Lievore, referente della fraternità con alcuni volontari e volontarie.

Don Michele Lievore e due volontarie della Val Imagna ritirano il premio “Papa Giovanni” 2023

Il Concerto di Natale sarà trasmesso su Bergamo TV (canale 15 de digitale terrestre) il 24 dicembre, in occasione della vigilia di Natale, alle 21:30.

Per avere ulteriori informazioni su come sostenere i progetti della campagna di Natale «Al cuore del Natale – In Cammino con l’uomo», è possibile consultare il sito del Centro Missionario Diocesano di Bergamo.