“Non ho voglia di leggere”. E così la mamma inventa l’eruzione di un vulcano

“Devi leggere da pagina 129 a 131. Dai Tommy, sono storielle carinissime, le leggiamo qui insieme”. Niente. Puoi metterci tutto l’entusiasmo, il buon umore, la speranza, la pazienza che vuoi. Ma niente, lui proprio di leggere non ha voglia. Da un lato puoi capirlo: in prima elementare si era appena abituato alla lettura, da marzo la scuola è virtuale e tutto è solo un compito. Ma cavoli, proprio la lettura?! Che è oggettivamente bella e appassionante?!
“Mamma no, la matematica è bella. I giochi di logica e geometria sono appassionanti. La lettura no. A me di SCE, SCA, SCIA e GN non mi importa”. Ti scende una gocciolina di sudore sulla fronte, ma i gusti sono gusti. Eppure tu non molli. Metti da parte il tuo spirito da prima della classe che impone di fare i compiti così come vengono richiesti e provi vie alternative. Tipo la biblioteca.
Andarci ora non è proprio semplicissimo. Nel nostro paesello si entra uno alla volta, disinfettandosi le mani, ovviamente con la mascherina. Scegli i tuoi libri mentre gli altri aspettano fuori, il che non è proprio rilassante. Ma è già bello poterci accedere, quindi metti da parte le perplessità e inizi a cercare. “Il vulcano è una testa calda”. Perfetto. Un bel libro scritto in stampatello che parla di vulcani in modo super-simpatico, ci sono anche gli esperimenti da fare con aceto e bicarbonato. Aggiudicato.
“Tommy ho trovato un libro bellissimo! Facciamo così: tu fai da narratore e io e Alice lo interpretiamo. Io sono il signor Acqua, tua sorella è il signor Magma. Tu fai Vulcano, se vuoi”. Ringrazi di avere una figlia che a sentir parlare di teatro e recite si attiva all’istante. E’ già pronta, con lo scialle rosso in testa. Tommaso si lascia conquistare. “E’ una bellissima giornata. Il signor Acqua chiacchiera tranquillamente con i suoi amici. A un certo punto sale dal fondo del mare una gran quantità di bollicine….”.
Beh, finisce che Tommaso il libro lo legge tutto. Finisce anche che ti tocca pulire la cucina per l’esperimento grandioso in base al quale, versando in una bottiglia aceto e poi bicarbonato, si replica alla perfezione l’eruzione del vulcano. Ma sì, appena torni lucida pensi che ne è valsa la pena. Domani è il turno del palloncino resistente al fuoco. Speriamo in bene…