Molte fedi: “In mare aperto”. Una bussola per affrontare l’incertezza

«In mare aperto. Abitare l’incertezza, ripensare il futuro»: è questo il titolo, il filo conduttore o per meglio dire la rotta della rassegna 2020 di Molte Fedi Sotto Lo Stesso Cielo promossa dalle ACLI Provinciali di Bergamo che, come afferma il presidente Daniele Rocchetti «si pone da sempre l’obiettivo di essere una raffinata operazione culturale impegnata nell’offrire direzioni». 

     Nonostante l’incertezza di ri-proporre una nuova edizione di Molte Fedi a seguito di quanto tristemente accaduto negli scorsi mesi in terra bergamasca a causa del covid-19, la scelta di ri-partire e rendere questa edizione un nuovo inizio è strettamente legata alla richiesta dell’affezionato pubblico che, dopo la proposta degli incontri in streaming di “Un nuovo inizio” ha chiesto che anche la consueta rassegna delle ACLI diventasse spazio, anche se virtuale, e tempo per ri-tornare ad alzare lo sguardo.

     «Ogni anno la proposta e l’invito delle ACLI è di farsi occasione per ripensare la strada, fornendo una direzione. Quest’anno, in maniera ancora più forte e necessaria, le ACLI vogliono, insieme a chi con noi vorrà imbarcarsi in questa nuova avventura, non soltanto tracciare un cammino, ma esperire una nuova rotta al largo di questo mare aperto. Abbiamo scelto la metafora e l’immagine di una mare tanto esteso quanto sconosciuto perché siamo convinti che sia folle immaginare un ritorno alla terra ferma che ci trovi uguali a come eravamo prima della tempesta che ha smosso e scosso il nostro viaggio. Abbiamo vissuto mesi di trasformazione che hanno rivelato l’insostenibilità antropologica del passato e proprio questo cambiamento radicale richiede di essere custodito per farne memoria e punto di partenza per un nuovo inizio ». 

     Nonostante la grande novità di questa edizione 2020, che si svolgerà, nella quasi totalità, via streaming, le ACLI mantengono, però, il loro stile consueto, proponendo sessanta appuntamenti che siano nuove rotte da seguire per restare umani in questa ancora sconosciuta navigazione. Ad inaugurare la rassegna sarà Niccolò Fabi, seguito, accompagnato, la settimana successiva, da Simone Cristicchi: due cantautori che, attraverso i loro testi, hanno raccontato, continuando a farlo, storie di umanità, di marginalità, di frontiera e che si spendono per la promozione della bellezza dell’umano. Per orientarsi e trovare la rotta all’interno di questa nuova epoca storica, Molte Fedi sarà guidata da naviganti d’eccezione: Pepe Mujica, ex presidente uruguaiano, da sempre impegnato per la promozione della giustizia sociale, e Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che verrà premiato per il suo stile di costruttore di ponti

     Resterà intatta la tradizionale connotazione di Molte Fedi di essere, di fatto, appuntamento di incontro e dialogo interreligioso e sezioni «Ascolta, si leva l’alba», occasioni di ascolto e meditazione sulla e nelle fede cristiana, si intrecceranno con la sapienza femminile ebraica e musulmana: Miriam Camerini approfondirà il tema di alcune festività ebraiche e Sumaya Abdel Qader, tra le altre cose consigliera comunale a Milano, rifletterà sui nomi con cui i fedeli musulmani si rivolgono ad Allah. E, proprio perché la fede di un popolo passa attraverso parole e tradizione, accanto ad approfondimenti teologici, ci sarà la sezione «Ricette e precetti», dirette streaming in cui verranno preparate ricette dei giorni sacri di alcune comunità religiose. 

     Il fitto calendario della rassegna sarà inoltre costellato dalle dirette del «Focus del lunedì», trenta minuti in cui fatti di cronaca verranno raccontati da alcuni tra i più grandi volti del giornalismo italiano;  dalle «Narrazioni», in cui grandi donne e uomini della nostra epoca racconteranno che cosa significa restare umani in questo tempo di incertezza; appuntamenti al cinema, in collaborazione con Lab80, e a teatro, tutto al femminile, con Lella Costa, Lucilla Giagnoni e Laura Curino (questi ultimi riservati a chi ha sottoscritto la card di Molte Fedi, ndr). 

«Ognuno degli appuntamenti di questa nuova edizione di Molte Fedi è secondo noi imperdibile – conclude Rocchetti – ma se mi venisse chiesto di scegliere quale, tra i tanti, sia quello più significativo dell’edizione suggerirei quello del 10 novembre con Cristina Cattaneo, consulente medico-legale per il Commissario straordinario per le persone scomparse del Ministero dell’Interno, colei che attraverso il riconoscimento dei morti in mare ridona dignità a quei naufraghi senza volti e a quei volti senza nomi, che, continuamente in mare, anche quando durante i mesi della pandemia noi abbiamo scelto la chiusura, sono testimoni dell’incerto destino umano».