Covid-19: Viminale, “controlli più serrati” per evitare assembramenti. Pronto il contratto per l’acquisto del vaccino

Per “una più efficace prevenzione degli assembramenti”, specie nei prossimi fine settimana, il Viminale ha inviato, ieri, ai prefetti una circolare a firma del capo di gabinetto del ministero dell’Interno Bruno Frattasi.

“Nel recente fine settimana, in diverse località del Paese si sono registrate situazioni di particolare assembramento, in occasione delle quali è stata anche riscontrata una percentuale non irrilevante di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine”, si legge. Al fine di “far sì che tale fenomeno venga significativamente a diminuire in corrispondenza dei prossimi fine settimana”, il Viminale chiede ai prefetti di “convocare in via d’urgenza una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al duplice scopo di programmare controlli più serrati da un lato, e, dall’altro, concordare con i sindaci più idonee modalità di applicazione dell’art. 1, comma 4 del Dpcm del 3 novembre u.s., concernente l’interdizione di strade o piazze potenzialmente interessate da siffatto fenomeno”. 

Frattasi ricorda che “l’applicazione della misura dell’interdizione di strade e piazze può anche avvenire attraverso un contingentamento degli accessi, secondo un principio di proporzionalità”; inoltre i sindaci possono disporre “la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”.

Intanto Il contratto con la Biontech per l’acquisto di 300 milioni di dosi del vaccino anti Covid è pronto e l’ultima tappa arriverà con il vaglio della Commissione europea di domani. “È un’ottima notizia, come tutte le notizie che riguardano i vaccini. Di questo non si conoscono ancora i particolari ma dal comunicato sembra efficace e sicuro. L’efficacia dichiarata del 90% è indubbiamente molto elevata. A questo importante annuncio seguiranno pubblicazioni scientifiche sulla scorta delle quali ragionare in maniera più compiuta; tuttavia, in questa emergenza è giusto che le buone notizie al grande pubblico precedano le pubblicazioni per gli addetti ai lavori”. Lo dice al Sir Roberto Cauda, ordinario di malattie infettive all’Università Cattolica e direttore dell’Unità di malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, commentando l’annuncio dato ieri pomeriggio dall’azienda americana Pfizer: il candidato vaccino anti Covid sviluppato insieme al partner tedesco Biontech, secondo i risultati della fase 3 di sperimentazione, è efficace al 90%. Il colosso farmaceutico prevede di poterne produrre entro fine anno 50 milioni di dosi nel mondo e fino a 1,3 miliardi nel 2021