Rinnovamento nello Spirito da Bergamo a Roma con Papa Francesco

Papa Francesco presenzierà alla XXXVII Convocazione del Rinnovamento nello Spirito Santo che si terrà presso lo Stadio Olimpico di Roma nei giorni 1-2 giugno prossimo. Un evento importante per il movimento ecclesiale cattolico nato a Pittsburgh (USA) nel 1967 nei Campus universitari e poi diffusosi nel mondo. «Lo scopo del movimento, articolato come associazione privata di fedeli riconosciuta dalla Cei il 14 marzo 2002, è quello di ritrovare le sorgenti della vita cristiana nel dono dello Spirito del Risorto attraverso l’esperienza personale e comunitaria» dichiara don Patrizio Rota Scalabrini, di Bergamo, consigliere spirituale del RnS. L’insigne biblista non parteciperà all’incontro romano con Bergoglio, però tiene a rilevare l’importanza della presenza del Santo Padre, il quale con questo gesto vuole segnalare la sua vicinanza al movimento.
«Finora Papa Francesco non aveva mai partecipato a nessuna convocazione del movimento. C’è un precedente importante, nel 1975 durante l’Anno Santo, Paolo VI accolse in San Pietro i rappresentanti mondiali del Rinnovamento e ciò costituì l’atto ufficiale di riconoscimento da parte della gerarchia ecclesiastica di questa realtà. Paolo VI ci diede anche la linea essenziale prendendo spunto dalla preghiera di Ambrogio, in cui supplichiamo il Signore per avere “una sobria ebbrezza dello Spirito”. Sobria e insieme ebbra». Mario Brevi, coordinatore diocesano del RnS di Bergamo, sarà allo Stadio Olimpico insieme a circa 200 aderenti bergamaschi, e non nasconde la sua emozione: «ci apprestiamo a gustare questo dono e ci aspettiamo di sentirci veramente partecipi del corpo di Cristo, sua Chiesa e popolo di Dio. La presenza di Papa Francesco ci stimolerà a camminare con più decisione nella via che è Gesù Cristo e nella verità della sua Parola, per vivere la vita vera nella Chiesa, nella coscienza che Gesù offre tutto questo a tutti coloro che sono stati chiamati a questo evento di grazia». Il movimento è formato prevalentemente da laici, ma comprende anche ministri ordinati e persone consacrate ed è organizzato mediante un’articolazione in gruppi locali e comunità di diversa consistenza, diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale e collegati tra loro a livello diocesano, regionale e nazionale. A Bergamo opera il gruppo “Maria” che s’incontra presso i Padri Monfortani di Redona ogni venerdì sera alle 20,30. Sparsi nella diocesi vi sono altri nove gruppi, dislocati sia in montagna sia in pianura, per un totale di dieci gruppi. I partecipanti assidui sono circa 330 cui si aggiungono almeno altri 100 simpatizzanti. «Chi volesse ulteriori informazioni sui gruppi della Diocesi può consultare il sito internet regionale del nostro movimento www.rns-lombardia.it nello spazio dedicato alla Diocesi di Bergamo» chiarisce Brevi. Il tema della Convocazione dell’1 e 2 giugno è «Convertitevi! Credete! Ricevete lo Spirito Santo! (cf At 2, 38-40). Per una Chiesa “in uscita” missionaria» perché, come ricorda don Scalabrini «La prima cosa che deve fare una comunità quando si ritrova è proprio un cammino di conversione. Non solo la prima conversione ma la conversione quotidiana, la cosiddetta “seconda conversione” come viene definita nel gergo della storia della spiritualità. Quella conversione che ci deve accompagnare ogni giorno e della quale abbiamo sempre bisogno, di continuo. Altrimenti ci si converte una tantum e dopo si ritorna quelli di prima… Conversione e ovviamente una ritrovata fede nel Vangelo, nella “buona novella”. Quando c’è una conversione vera, un ritrovato slancio di fede, credo che la “missione” venga da sé». «Vorremmo fare dello Stadio Olimpico un grande “Cenacolo a cielo aperto” per invocare una rinnovata effusione dello Spirito» ha dichiarato Salvatore Martinez Presidente nazionale del RnS. Don Scalabrini conferma l’affermazione di Martinez, a capo del RnS dal 2007: «qual è il dono che si vuole fare a una comunità che si trova a celebrare e a pregare, se non il dono del suo Spirito? Per noi il concetto di “effusione” è quello radicato negli Atti degli Apostoli, quando le comunità si trovano, si effonde, cioè si manifesta la presenza dello Spirito con quei doni che sono necessari a quel momento particolare della Comunità e del cammino della Chiesa. Noi chiediamo questo non tanto per avere un’emozione particolare ma per ritrovare il gusto del camminare con gli altri fratelli e sorelle».
Mario ci chiarisce quale sia il senso profondo di questo incontro: «La partecipazione del Santo Padre alla nostra convocazione nazionale, ha permesso che potessimo invitare non solo i fratelli del Rinnovamento nello Spirito Santo ma anche tutti i Movimenti Carismatici sparsi nel mondo per gustare la presenza di Gesù Risorto Vivo, che dice ai suoi fratelli “Pace a voi”, per farci sentire amati dal Padre, per una nuova Pentecoste dove lo Spirito Santo ci farà gustare la gioia che trasuda dai gesti, dal sorriso, dal sentirci uniti nel corpo di Cristo che è la Chiesa e dalle esortazioni che il Santo Padre ci darà per un “cammino di santità”. La storia del RnS ci vede a Roma nel 1975, alla presenza di Papa Paolo VI, che ci definì “una chance per la Chiesa”. L’incontro di quest’anno è quindi, per noi, un fare memoria grata di tutto quanto il Signore ci ha donato, attraverso i Pontefici che si sono succeduti in questi quarant’anni, e al contempo è uno stimolo e un invito ad accogliere e fare nostre le istanze di Papa Francesco per una nuova evangelizzazione, che deve entrare in quelle che il nostro Pontefice chiama “periferie esistenziali” e sono sempre più vicine di quanto noi pensiamo. Sarà un tempo di grazie straordinario, nel quale invocheremo, con il Santo Padre, una rinnovata effusione dello Spirito. Papa Francesco, il quale non ha nascosto la sua simpatia per il RnS, confermandoci nella fede alla vigilia della Pentecoste, ci aiuterà a essere sempre più protagonisti della missione evangelizzatrice della Chiesa. Con l’aiuto dello Spirito Santo e con il contributo d’amore di ciascun partecipante, vogliamo fare della Convocazione un esaudimento dell’Evangelii Gaudium, per rallegrare il cuore del Pontefice e dei “piccoli del Regno” con la nostra “gioia missionaria”». Anche Don Scalabrini, cita l’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium dello scorso novembre di Papa Francesco «una lettera pastorale che aiuta a ritrovare il gusto della gioia del Vangelo». Il Pontificato Bergoglio ha dato nuovo slancio al Rinnovamento nello Spirito Santo anche perché Papa Francesco è stato il consigliere spirituale per il Movimento Carismatico in Argentina e quindi conosce bene questa realtà. Questo, Brevi ne è certo «spinge a essere più coscienti e responsabili della grazia ricevuta, stimolando il RnS a un cammino sempre più missionario. La Chiesa esiste per evangelizzare e perciò anche il Rinnovamento nello Spirito Santo esiste se evangelizza». Quando chiediamo a Brevi quale sia attualmente il ruolo dei laici cattolici nella Chiesa, il Coordinatore Diocesano del RnS di Bergamo è chiaro e diretto «il ruolo dei laici cattolici nella Chiesa secondo me è ancora da definire, nonostante chiare aperture da parte del nostro amato Vescovo Francesco, che stimiamo moltissimo, con il quale ci confrontiamo e dialoghiamo, il quale ha definito il Rinnovamento nello Spirito un dono per la Chiesa. A riguardo, trovo appropriato quanto scrive lo stesso Papa Francesco nella Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, al numero 102: “I laici sono semplicemente l’immensa maggioranza del popolo di Dio (…). Anche se si nota una maggiore partecipazione di molti ai ministeri laicali, questo impegno non si riflette nella penetrazione dei valori cristiani nel mondo sociale, politico ed economico”. Mi sembra abbastanza evidente che il ruolo dei laici nella Chiesa è di riscoprire la propria vocazione, data dal Battesimo, per poi uscire ed essere testimoni autorevoli dei valori cristiani nella vita di tutti i giorni».