La pulce nell’orecchio/Udinese – Atalanta 2-0. Goleador disperatamente cercasi

Foto: Antonio Di Natale autore della prima rete per l’Udinese

Udinese batte Atalanta 2-0 (2-0). Atalanta sbagliata. L’Udinese ne ha approfittato mettendo presto al sicuro il risultato con due prodezze prima di Di Natale e poi di Thereau, con la gentile collaborazione dei difensori nerazzurri. Nella ripresa, Colantuono ha cercato di correre ai ripari inserendo Denis e Boakye per D’Alessandro e Bianchi. Ma quando i buoi sono usciti dalla stalla, quasi impossibile si rivela ripigliarli.

Essendosi risolta rapidamente, gara non troppo emozionante, come quando di un poliziesco si conosce già il colpevole. Risultato finale che non fa una grinza. Nel primo tempo l’Atalanta è stata praticamente asfaltata: mai pericolosa, nel finale ha corso seriamente il rischio di andare ancora sotto. Il voto per la prestazione è inferiore al cinque in pagella. Formazione iniziale con approccio difensivo incorporato. Brutta abitudine, probabilmente all’origine del male. Sulla carta un 4-3-3, schieramento con tridente sottinteso. Ma bisogna vedere chi sono gli interpreti. In questo caso D’Alessandro, Bianchi e Moralez. D’Alessandro e Moralez sono forse punte? Sicché ancora una volta l’Atalanta è scesa in campo con un solo attaccante vero, scelto fra i tre nell’organico che per caratteristiche tecniche concludono a rete e, come suol dirsi in gergo, vedono la porta. Fra Bianchi, Boakye e Denis (i tre, in ordine alfabetico), si riuscirà prima della fine a vederne in campo due contemporaneamente dall’inizio? Altrimenti, chi tira in porta? Nessuno, prima conclusione di giornata (sbilenca) ad opera di Carmona al 35′.

A Udine naturalmente le responsabilità sono anche individuali. Carmona, per esempio, all’inizio ha perduto troppe palle, costretto al fallo per rimediare. Ed è stato il cileno, seppur con l’attenuante d’aver ricevuto un rinvio sporco, a lasciar andare al tiro Di Natale, quando quest’ultimo già al 6′ ha segnato. Thereau ha realizzato il secondo artisticamente, ma in un nugolo di maglie nerazzurre a braccia conserte.Insomma il passo indietro in Friuli è stato grande, al punto da far temere sopravvalutata la vittoria di settimana scorsa col Parma. Successo, lo ricordiamo per favorire la riflessione, ottenuto in extremis contro l’attuale ultima in classifica, che sabato ha perduto 3-1 in casa col Sassuolo.