La pulce nell’orecchio/Atalanta – Cagliari 2 – 1. Vittoria avventurosamente acchiappata. Ma meritata

Foto: Urby Emanuelson, il nuovo acquisto dell’Atalanta

Atalanta batte Cagliari 2-1 (1-1). Nerazzurri vincitori nei minuti di recupero in mischia con un gran gol in rovesciata di Pinilla su cross da destra di Emanuelson (proprio i due nuovi acquisti). Partita preparata al meglio e giocata di conseguenza. Buona, dunque, la prestazione, stavolta, e tre punti indubbiamente meritati pur se avventurosamente acchiappati.

L’Atalanta è partita subito forte, mettendo a ferro e fuoco soprattutto attraverso le palle ferme l’area dei sardi, in chiara inferiorità nel gioco aereo. E proprio di testa Biava, approfittando di un bel cross di Cigarini, impadronitosi di una seconda palla conseguente a punizione, aveva sbloccato il risultato. La gara, piuttosto a senso unico, è però cambiata poco prima dell’intervallo, col Cagliari un po’ più avanti. Un pasticcio senza conseguenze, ma al secondo Dessena, anch’egli in mischia, pareggiava.

Il Cagliari tornato timido, l’Atalanta ha avuto – successivamente – il merito di provarci fino alla fine. E Colantuono, in panchina meno elettrico del solito, è stato bravo, operando cambi calibrati ed esatti. Prima Emanuelson per Del Grosso, poi Gomez per Moralez, infine Boakye per Denis. Il debuttante olandese, schierato come esterno alto destro, ha sfornato un sacco di cross e non solo quello vincente. Presto per entusiasmarsi, ma se giocherà sempre così risulterà un bell’affare. Gomez, a sinistra, non possiede ancora la gamba giusta ma se non altro ha tentato in più occasioni l’uno contro uno. Boakye, anche se non lo si può stabilire per pochi minuti, pare più adatto di Denis a far coppia con Pinilla.

Non è comunque un caso che l’Atalanta abbia chiuso i conti avendo in campo tutto il suo notevole potenziale offensivo,  cioè due vere punte nel vivo dell’attacco davanti al portiere avversario e due esterni in grado di andare sul fondo, al diavolo gli eccessi da tatticismo cronico.

La partita sempre combattuta e a tratti anche divertente, per via di frequenti capovolgimenti di fronte. Ottimi per concentrazione i difensori nerazzurri, che non si sono mai fatti cogliere in castagna da gente abile nel contropiede, come Sau prima e Farias poi. La formazione di Zola, che di rimessa avrebbe potuto essere pericolosa, era reduce da una brillante prestazione vittoriosacontro il Sassuolo, ma ha deluso. Probabile che ciò sia accaduto per merito di un’Atalanta da sette in pagella. Il pubblico ha preso atto dei progressi e, confermando la propria competenza, non ha mai fischiato ne la squadra né il tecnico sebbene il risultato pareva volgere nuovamente al pareggio.