La pulce nell’orecchio/Atalanta – Inter 1- 4. Bella batosta, senza alibi e senza capri espiatori

Foto: Maxi Moralez

All’Atleti Azzurri Inter batte Atalanta 4-1 (2-1). Gara decisa dopo 55 secondi. Entrata scomposta di capitan Bellini in piena area su Guarin e rigore (abbastanza chiaro). Gol  (Shaquiri) e buonanotte. L’Atalanta piuttosto problematica di quest’anno mica può pensare di giocare ad handicap con l’Inter. Infatti i nerazzurri locali hanno reagito anche fin troppo vibratamente, raggiungendo il pari, dopo averlo sfiorato, con un bel gol di Maxi Moralez. Enorme, tuttavia, il dispendio d’energie. Qualche piccolo varco s’è aperto a centrocampo e in uno di questi s’è infilato l’indiavolato Guarin, sicché prima del riposo i milanesi sono tornati in vantaggio, pur senza meritarlo completamente. Nella ripresa a compromettere definitivamente la partita ha pensato Benalouane facendosi espellere per proteste, o turpiloquio che dir si voglia. Comportamento davvero inconcepibile per un professionista. Gli altri due gol, ancora di Guarin e di Palacio, sono venuti di conseguenza.

LA VICENDA GIUDIZIARIA DI COLANTUONO NON GIOVA

Troppo nervosa l’Atalanta. Mancanza di tranquillità dovuta prevalentemente alla classifica, che, se destava preoccupazioni nel pre-gara, figuriamoci ora con i risultati positivi delle dirette concorrenti. Ma anche la recente vicenda giudiziaria, che chiama in causa mister Colantuono, non contribuisce certo a rasserenare l’ambiente. Se subito all’inizio si fa prendere in castagna un giocatore esperto come Bellini, brutto segno. Così pesantemente condizionata dall’avvio, la prestazione non è facilmente inquadrabile. Schierata con Moralez alle spalle di Pinilla e Zappacosta e Papu Gomez larghi, la squadra ha fatto valere un’aggressività priva di pause, con un buon Cigarini a centrocampo, supportato da Carmona. Ma quest’intensità è durata il giusto, cioè una mezz’oretta. Prima dell’intervallo, s’è fatto male Moralez, nettamente il migliore. E a quel punto è entrato Denis, con Pinilla dirottato a sinistra. Però nel serbatoio era rimasta ben poca benzina, per di più da amministrare in 10 contro undici. Il tecnico ha varato un centrocampo a tre, con Baselli dentro al posto di Gomez, ma insomma ormai la frittata era fatta.

LA SITUAZIONE È PREOCCUPANTE

Per i tifosi, sconfitta di cui prendere atto senza nemmeno la soddisfazione di potersela prendere con qualcuno. Colpevoli specifici – a parte l’indifendibile Benalouane, ma i tre punti se n’erano già andati – non ce ne sono. Pinilla ha combinato poco e Denis ancora una volta non è pervenuto, questo è vero, però è la situazione nel suo complesso che preoccupa il pubblico. L’arbitro? Qualcuno ne ha fatto il capro espiatorio, ma soluzioni di questo tipo costituiscono l’ideale via d’uscita per chi va alla ricerca di alibi.