La Locandiera di Goldoni all’ex cementificio Italcementi di Alzano Lombardo

Il testo è un classico del palcoscenico, La Locandiera di Carlo Goldoni, ma tutto il resto, nello spettacolo di Spaz1o Teatro che andrà in scena venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 giugno, è originale e attuale. La location, innanzitutto: sarà la Sala delle colonne dell’ex cementificio Italcementi di Alzano Lombardo, per tre sere, a diventare la locanda di Mirandolina. «Un non-luogo» spiega il regista Tiziano Ferrari «perfetto per rappresentare un posto di passaggio, in cui c’è sempre qualcuno che va e viene». Scegliere posti insoliti per mettere in scena i testi, inoltre, è una cifra distintiva di Spaz1o Teatro: nel 2010 la compagnia ha debuttato con Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare in un bosco e l’ultima regia (Il Revisore, di Gogol’, nel 2014) era ospitata in un piccolo teatro, quasi abbandonato, a Palazzolo sull’Oglio.

La particolarità della Locandiera, però, è senz’altro il personaggio di Mirandolina, una donna libera, forte e indipendente, che piega gli uomini al suo volere con astuzia. Talmente sfaccettata che, nella regia di Tiziano Ferrari, a interpretarla non è una sola attrice, ma cinque, tutte quelle che compongono il gruppo. «Ognuna di loro porta sul palco il proprio vissuto, le esperienze e il modo di vedere la vita, che per esempio cambia crescendo». E loro, le protagoniste, sono entusiaste della scelta: «In questo caso l’unione delle donne fa la forza» dicono «spesso invece, soprattutto per gli uomini, nella vita reale scoppia la “guerra”» dicono.

E la parte maschile? Secondaria come i personaggi di Goldoni, a tal punto che nella conferenza stampa di presentazione (venerdì scorso alla Libreria Incrocio di via Quarenghi) gli uomini (cinque quelli impegnati nello spettacolo) non hanno parlato, lasciando la scena al solo cast femminile. Di questi tempi e considerando che il testo di Goldoni è datato 1753, è quasi una scelta controcorrente.