Scendere dal divano e mettersi le scarpe: i giovani chiamati ad essere missionari

Scendere dal divano e mettersi le scarpe: un invito chiaro quello rivolto da Papa Francesco ai quasi due milioni di giovani riuniti a Cracovia per la Gmg. Le sue sono parole che meritano di essere raccolte e tradotte in vita quotidiana: “La Gmg, lo abbiamo sottolineato più volte – dice don Emanuele Poletti, direttore dell’Ufficio per la pastorale dell’età evolutiva di Bergamo – non è un evento ma un cammino”. Primo appuntamento importante del nuovo anno pastorale sarà il 21 ottobre per la consegna del mandato e dei crocifissi ai missionari in partenza, e tutti i giovani sono invitati a partecipare: alle 20.45, nella Cattedrale di Bergamo, con il vescovo Francesco. Quest’anno tra i missionari c’è un solo sacerdote, don Giovanni Algeri, della parrocchia di Torre Boldone, inviato in Bolivia, nella parrocchia di Munaypata a La Paz. Tutti gli altri sono giovani laici, che compiono una scelta importante. Paola Algeri, della parrocchia di Albano Sant’Alessandro, inviata sempre in Bolivia, nella stessa parrocchia. Poi Davide Cavalleri, collaboratore del nostro giornale, della parrocchia di Longuelo, inviato in Bolivia, nella parrocchia di Viloco. Alessandro Facchinetti, della parrocchia di Casazza.
E’ inviato in Bolivia, nella parrocchia di Munaypata a La Paz. Simone Parimbelli, della parrocchia di Osio Sopra, inviato in Repubblica Centrafricana, nella parrocchia di Mongoumba, e infine Ambra Terzi, della parrocchia di Dalmine, inviata in Costa d’Avorio, nella parrocchia di Tanda. “I giovani della Gmg – sottolinea don Emanuele – e accanto a loro tutti i giovani bergamaschi sono invitati ad accompagnare chi parte con la preghiera e allo stesso tempo a riscoprire in sé la dimensione missionaria e a realizzarla nelle comunità di provenienza”. I giovani sono chiamati insomma a mettersi in gioco, prima di tutto come “portatori di misericordia” e a dire a se stessi che anche loro possono fare parte di questa storia. Al termine della serata sarà consegnato loro un libro che raccoglie le fotografie scattate durante le giornate di Cracovia, insieme ai discorsi di Papa Francesco, pronti a diventare un’importante traccia di riflessione e di lavoro, per accompagnare i cammini di approfondimento durante l’anno.