Il canto di Pasqua

Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. 

Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte (Vedi Vangelo di Matteo 28, 1-10).

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Il biancore di Dio

È il racconto della risurrezione di Gesù nel vangelo di Matteo. Lo si legge nella veglia del sabato santo, lo si può leggere anche la domenica di Pasqua. Come si sa, i racconti della Risurrezione di Gesù sono sensibilmente diversi da un evangelista all’altro. Anche Matteo ha alcuni particolari esclusivamente suoi. Egli parla di un “gran terremoto” all’arrivo di un angelo che fa rotolare via la pietra che chiudeva il sepolcro in cui era stato sepolto Gesù. Negli altri vangeli non c’è terremoto e non è l’angelo a far rotolar via la pietra. Matteo aggiunge poi che l’angelo si siede sopra la pietra. L’angelo ha un aspetto sfolgorante e una veste “come neve”. Non solo, ma Gesù risorto appare alle donne che sono andate al sepolcro che lo adorano prostrandosi davanti a lui.

Pasqua e guerra

È pasqua. Le feste cristiane arrivano, nonostante tutto. Nonostante il fatto che gli eventi che ci cascano addosso durante questi “giorni santi” sembrano smentire tutto quello che le feste annunciano. Si parla di vittoria sulla morte, di speranza di pace. Intanto in Siria ci si ammazza allegramente, le navi di Trump stanno salpando minacciosamente verso la penisola della Corea, in Egitto si ammazzano donne e uomini colpevoli soltanto di credere proprio nel messaggio della Pasqua.

Stridore e canto

Per accettare questa provocazione senza smarrirsi bisogna tornare ai particolari che il vangelo di Matteo mette in rilievo. Il vangelo parla di terremoto, dell’angelo che fa rotolare la pietra, dall’aspetto di un biancore sfolgorante, con una veste candida come la neve. Nella bibbia il bianco è il colore di Dio. Il messaggio del vangelo, dunque, è che la vita vera, quella che non teme la morte, viene soltanto da Dio. Gli uomini danno la morte, infatti, ma non sanno vincerla. Per questo il messaggio cristiano della pasqua suona strano. È la stranezza di un canto dolcissimo che si alza inatteso in mezzo a uno stridore assordante. Il canto non lo si sente da nessuna parte nelle piazze degli uomini. Ma proprio perché non lo si sente da nessuna parte è necessario che qualcuno continui a cantarlo.