Papa Francesco: “Rifiutiamo qualunque compromesso con gli abusi sessuali sui minori”

“Con i sacerdoti e i consacrati e con i vescovi del Cile ho vissuto due incontri molto intensi, resi ancora più fecondi dalla sofferenza condivisa per alcune ferite che affliggono la Chiesa in quel Paese”. Lo ha ricordato il Papa, ripercorrendo durante l’udienza di oggi le tappe del suo 22° viaggio apostolico. “In particolare – ha sottolineato di fronte ai 15mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro – ho confermato i miei fratelli nel rifiuto di ogni compromesso con gli abusi sessuali sui minori, e al tempo stesso nella fiducia in Dio, che attraverso questa dura prova purifica e rinnova i suoi ministri”.
“Il mio arrivo in Cile era stato preceduto da diverse manifestazioni di protesta, per vari motivi, lo avete letto nei giornali”. Lo ha ricordato il Papa ai 15mila fedeli in piazza San Pietro, ripercorrendo le tappe del suo 22° viaggio apostolico. “E questo ha reso ancora più attuale e vivo il motto della mia visita: ‘Mi paz os doy – Vi do la mia pace’”, ha commentato Francesco: “Sono le parole di Gesù rivolte ai discepoli, che ripetiamo in ogni Messa: il dono della pace, che solo Gesù morto e risorto può dare a chi si affida a Lui”. “Non solo ognuno di noi ha bisogno della pace, anche il mondo, oggi, in questa guerra mondiale a pezzetti”, ha detto il Papa a braccio: “Per favore, preghiamo per la pace”, l’appello.
Nello “stile di prossimità contano più i gesti delle parole, e un gesto importante che ho potuto compiere è stato visitare il carcere femminile di Santiago”. Ripercorrendo le tappe del suo viaggio in Cile, il Papa, durante l’udienza di oggi, ha citato “i volti di quelle donne, molte delle quali giovani madri, coi loro piccoli in braccio, esprimevano malgrado tutto tanta speranza”. “Le ho incoraggiate ad esigere, da sé stesse e dalle istituzioni, un serio cammino di preparazione al reinserimento, come orizzonte che dà senso alla pena quotidiana”, ha ricordato Francesco. “Non possiamo pensare un carcere senza questa dimensione del reinserimento, perché se non c’è questa speranza del reinserimento sociale il carcere è una tortura infinita”, ha esclamato il Papa a braccio: “Sempre un carcere deve avere questa dimensione del reinserimento, sempre!”.
“Nell’incontro con le autorità politiche e civili del Paese ho incoraggiato il cammino della democrazia cilena, come spazio di incontro solidale e capace di includere le diversità”. Lo ha detto il Papa a proposito della tappa cilena del suo 22° viaggio apostolico. “Per questo scopo – ha spiegato durante la catechesi dell’udienza di oggi – ho indicato come metodo la via dell’ascolto: in particolare l’ascolto dei poveri, dei giovani e degli anziani, degli immigrati, e anche l’ascolto della terra”. Nella prima messa in Cile, “celebrata per la pace e la giustizia, sono risuonate le beatitudini”, ha ricordato Francesco, “da testimoniare con lo stile della prossimità, della vicinanza, della condivisione, rafforzando così, con la grazia di Cristo, il tessuto della comunità ecclesiale e dell’intera società”.

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