La solennità dell’Assunta: le celebrazioni diocesane in Città Alta

Il dogma dell’Assunzione di Maria al Cielo in anima e corpo non era ancora stato proclamato (Bolla «Munificentissimus Deus» di Pio XII, 1° novembre 1950), ma era una verità di fede già creduta dal popolo cristiano. Infatti, anche soltanto per stare in Bergamasca le chiese dedicate all’Assunta erano numerose e già nel Cinquecento in alcune parrocchie c’erano appositi legati per far celebrare solennemente le funzioni religiose e, nello stesso giorno, facevano distribuire pane e farina alle famiglie più povere.
Anche quest’anno sono tre i momenti che scandiranno la vigilia e la solennità dell’Assunta nella basilica di Santa Maria Maggiore. Martedì 14 agosto, vigilia, alle 21 Veglia di preghiera aperta alla città. «Si tratta — sottolinea don Gilberto Sessantini, priore della basilica — di un Ufficio vigiliare che celebra l’Assunzione come Pasqua di Maria, mettendo così in piena luce l’intimo nesso che unisce la Pasqua di Cristo alla Pasqua del suo mistico Corpo, anticipata in Maria. Pio XII nel 1950 definì che “la Beata Vergine Maria, terminato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”. Successivamente, il Concilio Vaticano II aggiunse: “perché fosse più pienamente conformata col Figlio suo, vincitore del peccato e della morte” (Lumen gentium 59)». La Veglia si aprirà, come nel Sabato Santo, con un Lucernario e con il Preconio della festa, per proseguire con Ufficio delle letture e Cantici vigiliari, per poi culminare con il Vangelo, seguito dall’omelia, dal canto del «Te Deum» e dai riti conclusivi. Dopo i rintocchi del Campanone alle 22, la Veglia proseguirà con «Son et lumière» (suono e luce), cioè un concerto d’organo tenuto dal m° Roberto Mucci accompagnato da una illuminazione artistica della basilica in una danza di colori che ne percorrerà le volte. L’allestimento illuminotecnico è di Danny Service. Mercoledì 15 agosto, solennità dell’Assunta, alle 11 solenne Concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Francesco Beschi con la partecipazione del Capitolo della Cattedrale. Interverrà la Cappella musicale della Basilica diretta dal M° Cristian Gentilini, con all’organo il M° Roberto Mucci. Sarà proposta musica antica (Gasparo de Albertis) e contemporanea (Gentilini). Alle 17,30 Rosario meditato, seguito alle 18 dalla Messa vespertina celebrata dal priore.
Fino a non troppi decenni fa, la solennità dell’Assunzione, cadendo a metà agosto, rappresentava un momento di festa e di pausa nella vita dura dei lavori nei campi. Funzioni religiose, processioni e sagre — molte delle quali arrivate ai nostri giorni — caratterizzavano la solennità. Iniziative pastorali, predicazione e interventi sui bollettini parrocchiali appaiono storicamente interessanti, perché specchio della realtà del periodo. I fedeli erano sollecitati a partecipare alle funzioni religiose e ad accostarsi ai sacramenti. I solleciti erano indirizzati soprattutto alla gioventù femminile, che in Maria dovevano vedere un modello di vita, purezza e santità in vista della formazione di una famiglia sana e cristiana. Ironico e preoccupato il giudizio di un parroco sulle ferie, che avevano visto un brusco calo alle Messe dell’Assunta: «Ormai anche i bergamaschi fanno le ferie alla mania dei milanesi» e «il trambusto del Ferragosto dissipa un po’ tutti, mentre si deve essere cristiani tutto l’anno».
Commentando il dogma un parroco sottolineò che «l’Assunzione di Maria è la certezza del futuro dell’uomo nella patria celeste e la vittoria del cristianesimo sul materialismo imperante». E aggiungeva commenti che erano lo specchio della geografia politica di allora: «Mentre le Nazioni si preoccupano di contrastare l’avanzata paurosa del materialismo e del comunismo e studiano programmi di difesa, mentre da ogni parte si ode parlare di armamenti e guerre, la Chiesa getta nelle anime dei fedeli le sue difese». Una delle difese era l’Assunta, «presidio e corazza dei fedeli», che rimandava alla «verità della vita eterna e della glorificazione del corpo che segue alla corruzione terrena». C’era poi l’invito a pregare per i cristiani perseguitati nell’Est europeo, con un’appassionata difesa di Papa Pio XII, il cui magistero di verità era irriso dai Paesi socialisti e dalle sinistre europee.

Nella foto: L’assunzione della Vergine di Lorenzo Lotto (Jesi)

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