Papa Francesco, messaggio al Meeting: “Il cristiano non può rinunciare a sognare che il mondo cambi in meglio”

“Si torna ad erigere muri, invece di costruire ponti. Si tende ad essere chiusi, invece che aperti all’altro diverso da noi. Cresce l’indifferenza, piuttosto che il desiderio di prendere iniziativa per un cambiamento. Prevale un senso di paura sulla fiducia nel futuro. E ci domandiamo se in questo mezzo secolo il mondo sia diventato più abitabile”. È quanto si legge nel messaggio di Papa Francesco a firma del segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, al Meeting per l’amicizia fra i popoli, che si è aperto ieri a Rimini, inviato al vescovo mons. Francesco Lambiasi. “Il cristiano non può rinunciare a sognare che il mondo cambi in meglio – continua il messaggio -. È ragionevole sognarlo, perché alla radice di questa certezza c’è la convinzione profonda che Cristo è l’inizio del mondo nuovo”. “Non si tratta di ritirarsi dal mondo per non rischiare di sbagliare e per conservare alla fede una sorta di purezza incontaminata – puntualizza il testo -, perché ‘una fede autentica implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo’”. Nel messaggio, inoltre, si sottolinea che “nessuno sforzo, nessuna rivoluzione può soddisfare il cuore dell’uomo. Solo Dio, che ci ha fatti con un desiderio infinito, lo può riempire della sua presenza infinita”. Infine, il pontefice invita a liberarsi “dalla schiavitù dei ‘falsi infiniti’, che promettono felicità senza poterla assicurare”.
Meeting Rimini: Guterres (Onu), “gradito antidoto a xenofobia e razzismo”


“I conflitti divampano in molte parti del mondo. Xenofobia e razzismo sono fenomeni in aumento in alcuni paesi e regioni. Il Meeting di Rimini, che riunisce persone provenienti da contesti etnici, religiosi e culturali diversi è un gradito antidoto a tutto questo”. Lo scrive il segretario generale dell’Onu, António Manuel de Oliveira Guterres, nel messaggio inviato alla presidente del Meeting di Rimini, aperto ieri. “Dal 1980, il Meeting per l’Amicizia fra i Popoli di Rimini ha dato l’opportunità a persone di fedi e culture diverse di rinnovare l’impegno per la costruzione della pace e dell’amicizia. È di questo spirito che abbiamo bisogno, oggi più che mai”. Attenzione particolare è espressa da Guterres nei confronti dei giovani. “Dare potere ai giovani è uno degli investimenti più importanti che possiamo fare per prevenire i conflitti e costruire una cultura di pace”.