Invecchiando s’impara: una rete di sostegno per aiutare i malati di Alzheimer

La Giornata Mondiale dell’Alzheimer, che si celebra venerdì 21 settembre è per noi l’occasione per fare il punto della situazione e riflettere su quanto stiamo realizzando grazie al progetto Invecchiando s’impara”. Queste le parole di Stefano Locatelli, Presidente dell’Ambito di Grumello del Monte che insieme ai comuni degli Ambiti di Seriate e Grumello punta sulla prevenzione di questa patologia. Per dare supporto alle famiglie, oltre alle terapie non farmacologiche per i familiari malati, alle palestre della mente in cui si lavora per il mantenimento e il parziale recupero delle competenze cognitive del paziente, e alle Botteghe della Domiciliarità (sportelli che offrono gratuitamente ascolto), sono nati gli Alzheimer cafè. Si tratta di luoghi d’incontro per persone affette da demenza e per i loro familiari, che offrono la possibilità di socializzare e trascorrere del tempo piacevolmente, alla presenza di professionisti in ambito educativo, sanitario e psicologico. Tutto questo è stato reso possibile grazie al progetto Invecchiando s’impara, finanziato attraverso il Bando Welfare in Azione di Fondazione Cariplo. Numerose le testimonianze di chi, grazie a questi servizi è riuscito a comprendere più da vicino questa grave patologia dando supporto ai propri cari e soprattutto non sentendosi isolato, ma riuscendo ad entrare in contatto con altre famiglie che condividono le medesime problematiche, come Dina, 74 anni che, riferendosi agli Alzheimer Café afferma: «Mio marito tende ad isolarsi in casa e non parla più con nessuno. Qui, invece, si riattiva, comunica con gli altri, passa piacevolmente dei pomeriggi insieme, con diverse attività». Un supporto importante per malati e familiari, come sottolinea anche Silvia Boccia di Fondazione Comunità Bergamasca, partner del progetto Invecchiando s’impara, che insieme a Fra.Mar, L’industria del pulito, sostiene l’iniziativa attraverso la donazione di fondi: “Ad oggi sono attivi due Alzheimer Café, uno ad Albano Sant’Alessandro presso il centro sportivo di via don Canini 20 e l’altro a Chiuduno al centro anziani di via Rili 3, aperti un giorno a settimana, anche se obiettivo futuro è quello di raddoppiarne l’apertura a partire da ottobre”. Supporti importanti se si pensa che ad oggi sono 1 milione 241 mila le persone con demenza in Italia e che molto spesso la diagnosi avviene tardivamente poiché spesso l’Alzheimer viene confuso con altre patologie. Una sfida al cambiamento quindi, in cui sia coinvolto anche il territorio per far fronte a questa malattia, in un reale cambio di prospettiva del welfare.

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