Share Respect, condividere il rispetto. La Chiesa sui social network: è sempre una questione di stile

Chiesa e comunicazione tra identità, stili, linguaggi e social network: è il tema che fa da filo conduttore all’incontro #ShareRespect. Chiesa 3.0: comunicazione e identità digitali. Questioni di linguaggio, stile e coerenza comunicativa, promosso dal settimanale diocesano online Santalessandro.org in collaborazione con il Meeting Nazionale dei giornalisti Cattolici, Mia (Opera pia di Misericordia Maggiore), L’Eco di Bergamo, Ucsi Lombardia e con il patrocinio della Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici). L’incontro si propone anche come corso di formazione per i giornalisti (valido per l’acquisizione di quattro crediti formativi, iscrizioni sulla piattaforma Sigef). L’appuntamento è fissato per il 20 ottobre dalle 9 alle 13 in Sala Piatti (via San Salvatore 6, Città Alta, Bergamo) a partire dalle 9.

Al centro degli approfondimenti ci saranno le buone prassi di convivenza sui social network, le esperienze che possono fare da guida, le regole che possono orientare l’informazione. Allargando l’orizzonte il convegno si propone di mettere a fuoco quali siano le identità digitali assunte dai “cattolici impegnati”, quali elementi e quali valori cristiani si ritrovino nel mondo e nelle relazioni virtuali, quali siano le sfide più importanti per il futuro, con un’attenzione particolare al ruolo dei giornalisti e dei comunicatori.

A introdurre l’incontro sarà il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi. Interverranno: Giovanni Tridente, vaticanista, docente e responsabile della comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce di Roma; Fabio Colagrande, giornalista di Radio Vaticana Italia e Fabiana Martini, giornalista ed esponente di Parole Ostili, progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza nelle parole sul web. Coordina Alberto Ceresoli, direttore de L’Eco di Bergamo.

«L’account Twitter del Papa – @Pontifex – conta oggi oltre 47 milioni di follower in 9 lingue – spiega Fabio Colagrande -. L’account di Papa Francesco dovrebbe raggiungere i 50 milioni di follower entro fine 2018. L’account su Instagram – @Franciscus – aperto da Papa Francesco il 19 marzo del 2016, conta 5,6 milioni di follower. Queste cifre sono un segno di come pastori di ogni ordine e grado, religiosi, religiose e laici sono chiamati a essere sempre più presenti sui social. L’importante è che però la nostra sia una presenza umanizzante: dobbiamo testimoniare con lo stile prima che con i contenuti».

«Anche i social network – sottolinea Giovanni Tridente – hanno bisogno di una conversione “ecologica”, dato che “tutto nel mondo è intimamente connesso” come scrive Papa Francesco nella “Laudato si’”. È necessario, cioè, avere rispetto e cura per l’ambiente mediatico che alimenta le intelligenze nostre e altrui per poter esercitare veramente la nostra libertà». Condizione di partenza è creare un clima di rispetto, un impegno che il progetto Parole O_Stili porta avanti da anni con una capillare attività di sensibilizzazione e di formazione, nell’ambiente digitale come nelle aule scolastiche. «Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare – dice il punto otto del Manifesto della comunicazione non ostile – Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare»

Le conclusioni sono affidate a monsignor Alberto Carrara, già direttore del Santalessandro.org. A conclusione momento conviviale nel Chiostro della Domus Magna. Ingresso libero fino ad esaurimento posti, è gradita la registrazione a questo link https://www.eventbrite.it/e/registrazione-sharerespect-chiesa-30-comunicazione-e-identita-digitali-49648722666?aff=ebdssbdestsearch , info e iscrizioni anche dal sito www.santalessandro.org.