Equipe educativa come ponte tra comunità: gli oratori di Alzano guardano al futuro

“L’equipe educativa è un gruppo di persone, espressione delle nostre comunità, che si pone a servizio dell’orientamento educativo dei nostri oratori con uno sguardo sulla pastorale giovanile delle nostre comunità”. Si definiscono così i membri dell’equipe educativa di Alzano Maggiore e Alzano Sopra, un gruppo ancora giovane, ma che costituisce un punto di contatto importante tra le due comunità e i due oratori.

Equipe educativa: ponte tra comunità

Da quando il Vescovo Francesco ha istituito l’unità pastorale di Alzano, le due parrocchie hanno iniziato a conoscersi e a confrontarsi con l’obiettivo di avere un percorso condiviso. Camminare insieme significa tener conto delle diverse origini, ma, allo stesso tempo, avere un orizzonte comune. Ciò che si è chiamati a fare, all’interno degli oratori, è curare i più giovani delle comunità costruendo qualcosa di bello per e con loro.

“È proprio dagli incontri dell’Equipe dell’Unità Pastorale e dai consigli pastorali parrocchiali che è nata l’esigenza di prendersi a cuore la pastorale giovanile in modo condiviso e corresponsabile -raccontano i membri dell’equipe educativa di Alzano-. È così che è nata l’Equipe educativa dei nostri oratori. Abbiamo da una parte accolto l’invito del Vescovo e della Diocesi a formare un gruppo di persone che ‘ci mettessero testa e cuore’ e che provasse a ricercare il valore di ogni singola proposta oratoriana tentando di fare unità fra le stesse. Dall’altra stiamo costruendo un cammino ‘su misura’ per la nostra realtà”.

La passione educativa e la voglia di dire ‘Ci sto!’

L’equipe educativa di Alzano è costituita da otto persone individuate all’interno delle due comunità. Matteo, Silvia, Stefano, Carmela, Patrizia, Andrea, Chiara e don Tiziano Legrenzi collaborano per costruire un cammino comune in cui sono stati accompagnati prima da Emanuela e poi da Norma, due educatrici incaricate dall’Ufficio pastorale dell’età evolutiva.

“L’invito a parteciparvi è arrivato dai nostri sacerdoti che hanno colto in noi la necessaria passione educativa e la nostra disponibilità – spiega l’equipe -. Stiamo vivendo ora i primi passi come l’ascolto di ciò che la realtà e le persone ci rimandano, la rielaborazione e l’attuazione del progetto educativo dei due oratori e il consolidamento delle alleanze interne ed esterne alle comunità. Tutto questo, per quanto appaia impegnativo e se da un lato un po’ spaventa, ci ha sempre resi più coscienti di un sostegno che viene dall’Alto e nello stesso tempo sappiamo di essere sorretti da un cammino condiviso con tutta la Chiesa bergamasca. Siamo così spronati a proseguire con fiducia e fedeltà nella meravigliosa storia che ci appartiene”.

La ricchezza dell’equipe educativa

Sentirsi parte dell’equipe educativa significa sentirsi parte di un progetto diocesano che, proprio quest’anno, compie cinque anni di cammino. In ogni comunità si ha uno sguardo diverso perché calato nella propria realtà. Una ricchezza da non sottovalutare come sottolineano i volontari dell’equipe di Alzano: “Far parte dell’equipe educativa ha un valore specifico per ciascuno di noi. Per qualcuno è un rimettersi in gioco nella cura non solo dei propri figli, ma delle future generazioni. Per altri è portare nel discernimento della comunità la propria storia e la propria esperienza vissuta a servizio dell’educazione e per altri ancora significa contribuire con le proprie competenze per far sì che questo gruppo di persone lavori in sintonia e raggiunga l’obiettivo per il quale è stato chiamato. In futuro bisognerà essere pronti a collaborare per soddisfare le esigenze e le aspirazioni dei propri oratori e dei nostri ragazzi.”

“Essere parte dell’equipe educativa – sottolinea don Tiziano- significa condividere in fraternità la guida della Pastorale Giovanile e far crescere il cammino della comunità”. Nel modo di appartenere all’equipe di don Tiziano si può intravedere l’obiettivo delle comunità di Alzano. La particolarità del lavoro d’equipe, in questo caso, risiede nell’avere uno sguardo sintetico del cammino di due oratori poco distanti l’uno dall’altro. “La ricchezza data dalla complessità di due realtà è abbondante e spesso genera sorprese molto belle -prosegue l’equipe-. Non mancano tuttavia le difficoltà dei primi passi, soprattutto nell’arrivare a prendere decisioni significative. Ora l’obiettivo principale verso cui siamo diretti è il progetto educativo, che desidera, almeno nei nostri intenti, essere frutto generativo di ciò che emerge dalla vita delle comunità”.

Piccoli ma importanti passi verso il futuro

Inoltre, far parte delle equipe educative significa anche accogliere la ricchezza delle due realtà e sentirsi più Chiesa che lavora insieme con originalità. È una testimonianza di come sia possibile e bello essere fratelli.
Essendo ancora giovane come realtà, l’equipe educativa di Alzano si muove con prudenza. Proprio perché il lavoro d’equipe intreccia relazioni tra persone diverse e ognuno con la propria storia, è necessario investire del tempo e procedere con gradualità.

“Abbiamo ritenuto importante e necessario -concludono i volontari- che l’equipe si mettesse innanzitutto in ascolto attento. Prima ancora che decidere e muovere le cose, l’equipe ha accolto le voci che da più direzioni le sono giunte e continua a tendere l’orecchio per cogliere ciò che è davvero importante per la vita delle comunità: Attraverso un processo di discernimento comunitario si giungerà a decisioni guidate sia da ciò che abbiamo accolto, dalle nostre competenze ed esperienze, ma anche dal Vangelo che rimane la luce che guida i nostri passi verso il futuro”.