Nice to Neet you: un progetto di Uniacque per aiutare i giovani

Nice to Neet you: questo il titolo del progetto promosso da Uniacque in collaborazione con Cooperativa Impegno Sociale, ABF e Fondazione Comunità Bergamasca, con l’obiettivo di aiutare i giovani che non hanno raggiunto gli obiettivi scolastici o lavorativi a trovare un’occupazione. Quattro i ragazzi coinvolti in questa iniziativa: Arun, Elena, Roberto e Alessandro, tre dei quali svolgono la propria attività all’interno degli uffici di Uniacque, rispettivamente presso l’uffcio Comunicazione, Gestione del credito e sistemi informativi, mentre Alessandro si occupa del magazzino. Un progetto dunque ambizioso che prevede l’attivazione di 4 tirocini della durata di 6 mesi e retribuiti,  che si basano su alcuni punti fondamentali, ovvero un contesto aziendale consapevole del valore sociale che riveste; un accompagnamento del giovane attraverso la relazione con un adulto competente; un orientamento e una ridefinizione del percorso personale e infine una sperimentazione concreta del contesto lavorativo e di tutte le sue componenti. Paolo Franco, presidente di Uniacque, durante la conferenza stampa di presentazione ha voluto sottolineare come l’azienda non voglia occuparsi solo dell’erogazione di servizi ma intenda aprire anche un confronto con le realtà sociali del territorio, come accaduto con questo progetto: “Avevamo capito che di questa iniziativa ne avevamo più bisogno noi che di questi ragazzi, in quanto dare e donare è una delle cose più belle che esista, ed è importante mettersi al servizio per qualcuno. Fondamentale è cambiare il sistema di riferimento nel giudizio delle persone”. Anche Maria Cristina Vismara di Fondazione Bergamasca ha evidenziato le peculiarità di questo progetto: “Abbiamo attivato un’attenzione particolare nei confronti dei ragazzi. Trovo sia importante essere vicino alla propria comunità. Spesso si pensa erroneamente che questi ragazzi, che per motivi diversi legati alla propria storia familiare non hanno avuto la possibilità di terminare gli studi, non abbiano competenze, mentre al contrario hanno solo bisogno di un’opportunità per rimettersi in gioco”. Proprio questi ragazzi tra i 15 e i 30 anni rappresentano il 100 % del nostro futuro e nostro compito è credere in loro. Purtroppo, come spesso accade, i ragazzi neet incontrano dei no sulla loro strada che hanno un effetto corrosivo su di loro, tramutandosi in un no a tutto, comprese l’opportunità di una cittadinanza attiva, di una progettualità e di un progetto di vita familiare. Samuele Rota, presidente della Cooperativa Impegno Sociale ha infine spiegato le finalità della Cooperativa: “Ci occupiamo dell’inserimento di figure svantaggiate. Speriamo che questo progetto a cui abbiamo aderito rivolto ai giovani neet possa continuare, e che i giovani possano trovare in questo modo nuovi sbocchi lavorativi e opportunità”.