Giovane, dico a te, alzati: il cammino verso la settimana santa è social

“Giovane, dico a te, alzati!”. Le parole che Gesù rivolge al ragazzo di Nain sono le stesse che Papa Francesco utilizza per lanciare il messaggio per la XXXV Giornata Mondiale della Gioventù. Un tema, quello dell’alzarsi, che accompagnerà i giovani fino alla GMG di Lisbona fissata nel 2022 e oggi più che mai attuale. Non avendo la possibilità di incontrare i giovani della diocesi, l’ufficio pastorale per l’età evolutiva ha creato un cammino digitale sulle proprie pagine social che continuerà fino all’inizio della Settimana Santa.

Le parole scelte dal Papa sono, ora più che mai, attuali soprattutto per la nostra realtà colpita gravemente dall’emergenza sanitaria. Ci calzano a pennello perché, come suggerisce il pontefice: “Il Vangelo non dice il nome di quel ragazzo risuscitato da Gesù a Nain. Questo è un invito al lettore a immedesimarsi in lui. Gesù parla a te, a me, a ognuno di noi, e dice: Alzati!”.

L’invito è proprio quello di immedesimarsi, riflettere e alzarsi. In un momento di difficoltà, però, questa logica è meno immediata. C’è bisogno di un rodaggio di pensiero per poter elaborare le parole che ci coinvolgono in prima persona. Non potendoci incontrare per prepararci, il nostro cammino diventa digitale e prende forma sui social con un appuntamento speciale. Ogni venerdì sulla pagina Facebook e Instagram di OratoriBG viene pubblicata una video testimonianza che racconta diversi modi di alzarsi in un periodo così difficile e delicato. Il filo rosso che lega ogni racconto sono delle semplici parole “Mi alzo tutte le volte che…”. Una frase che dà inizio a una testimonianza che aiuta a riflettere e dice molto della nostra realtà.

Il primo venerdì è intervenuta un’infermiera che in questo periodo si trova a convivere con la paura delle persone più fragili. “Voglio condividere con voi la fortuna di fare questo lavoro – racconta Letizia, infermiera domiciliare -. Entrare nella casa di un paziente significa entrare in contatto con le sue abitudini e, in questi giorni, anche con la paura. Non è sempre facile stare accanto a chi soffre, ma esserci apre il cuore”. Anche Marinella, protagonista della seconda settimana, ha scelto di esserci per sua figlia. “Mia figlia è nata con una sindrome invalidante -racconta – ma questo non mi ha impedito di amarla e di fare per lei tutto ciò che potevo. Questo non vuol dire che sia sempre stato facile o che non abbia mai avuto la tentazione di arrendermi. Per chi mi ama, per chi amo e per me stessa mi alzo. Dipende tutto dalla nostra scelta”.

Tanti modi per scegliere di alzarsi sia nell’attuale che nell’attualità. È un invito a non stare fermi davanti alle difficoltà, ma a reagire e alzarsi per tornare a camminare. Un cammino digitale in forma social, ma che desidera spronare la riflessione di tutti.

“Sappiamo bene che anche noi cristiani cadiamo e ci dobbiamo sempre rialzare. Solo chi non cammina non cade, ma non va nemmeno avanti. Per questo bisogna accogliere l’intervento di Cristo e fare un atto di fede in Dio. Il primo passo è accettare di alzarsi. La nuova vita che Egli ci darà sarà buona e degna di essere vissuta, perché sarà sostenuta da Qualcuno che ci accompagnerà anche in futuro senza mai lasciarci, aiutandoci a spendere questa nostra esistenza in modo degno e fecondo. È realmente una nuova creazione, una nuova nascita. La parola di Cristo è di un altro spessore, è infinitamente superiore. È una parola divina e creatrice, che sola può riportare la vita dove questa si era spenta” (Papa Francesco – Messaggio per la XXXV GMG).

Per non perdere neanche una testimonianza: https://www.oratoribg.it/it/agenda/messsaggio-di-papa-francesco