La Messa di Requiem di Donizetti sul web per le vittime della pandemia

Un’iniziativa per commemorare le vittime di questa pandemia. Questo il progetto voluto  dalla Fondazione Teatro Donizetti e il festival Donizetti Opera in collaborazione con il comune di Bergamo, grazie alla diffusione della registrazione audio, messa di requiem di Donizetti, nell’esecuzione realizzata nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo nel 2017. La versione è disponibile sui vari canali social istituzionali della Fondazione quali facebook, You Tube e molti altri in occasione del venerdì Santo (10 aprile). La Messa di Requiem fu composta da Gaetano Donizetti nel 1835 per la morte di Vincenzo Bellini ed eseguita per la prima volta proprio nella Basilica di Santa Maria Maggiore il 28 aprile del 1870, quindi dopo la morte del bergamasco. La morte dell’amico addolorò così profondamente Donizetti che il musicista compose una prima opera su versi di Andrea Maffei dal titolo Lamento per la morte di Bellini e successivamente compose la Messa di Requiem nell’ottobre 1835, ma non la completò perché troppo impegnato nel progetto di portare alla Scala la Maria Stuarda. Un’opera, la Messa di requiem, che seppur incompleta unisce uno stile sacro e teatrale e mostra una profonda conoscenza  delle composizioni di Mayr per Santa Maria Maggiore. L’occasione dell’esecuzione del 2017 a Bergamo era il 220° dies natalis di Donizetti (29 novembre 1797) nella Basilica dove riposano le spoglie del compositore e del suo maestro, Giovanni Simone Mayr. Un ringraziamento particolare va anche all’etichetta discografica Dynamic che ha permesso tutto questo e con la quale da anni il festival collabora e che in queste settimane di quarantena è al fianco di molte istituzioni musicali condividendo online i materiali del proprio catalogo. Questa edizione bergamasca del Requiem è infatti disponibile anche su cd nel catalogo dell’etichetta genovese. Per calarsi maggiormente nell’atmosfera di raccoglimento e commemorazione, l’ascolto della registrazione è accompagnato da alcune immagini fotografiche del concerto del 2017 scattate da Gianfranco Rota.

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