Hikikomori: il dramma dell’autoisolamento ai tempi del covid-19

Chiusi in casa volontariamente, a volte addirittura senza uscire dalla propria stanza. Sono gli hikikomori, giovani e giovanissimi che vivono una condizione di grave autoisolamento sociale, così esasperata da portarli a recludersi volontariamente nelle case dei loro genitori, perdendo il contatto con la società esterna, la scuola, gli amici, il mondo del lavoro. Hikikomori è un termine di origine giapponese che letteralmente significa “stare in disparte”. Hikikomori indica quindi una condizione in cui l’unica possibilità di sopravvivenza sembra essere, per chi ne soffre, quella di allontanarsi dalla società, ritirandosi completamente. I soggetti coinvolti mettono fine a qualsiasi forma di comunicazione ed erigono la loro casa, a volte persino la loro camera, a fortezza per proteggersi dalla società.

Questo tipo di disagio e di autoisolamento, diffuso da alcuni anni in modo preoccupante anche in Italia, ha visto un aumento dei casi sopratutto nell’ultimo anno, a causa della pandemia, periodo durante il quale tutti noi abbiamo dovuto, forzatamente, rimanere tra le mura domestiche. Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Martina Menotti, psicologa psicoterapeuta che, tra le sue collaborazioni, annovera anche quella con il Consultorio familiare Scarpellini di Bergamo: “In Italia la condizione hikikomori è aumentata molto si contano fino a 100mila casi nel nostro Paese, di un’età compresa tra i 14 e i 25 anni. In questi ragazzi l’immagine di sé viene vissuta come inaccettabile e il senso di vergogna è molto forte. Per questo motivo, tante volte, creare una propria identità parallela completamente sul web può dare loro la forza di vivere una vita alternativa”. Per i genitori si tratta, naturalmente, di una situazione di grande sofferenza e stare accanto al proprio figlio e aiutarlo a uscire da questa condizione non è facile.

Nel video, la psicologa ci fornisce alcuni utili suggerimenti. Ricordiamo che esistono anche un’Associazione alla quale è possibile rivolgersi per chiedere aiuto e supporto psicologico, si chiama Hikikomori Italia (www.hikikomoriitalia.it), e l’equipe Hikikomori Bergamo, che propone progetti sul nostro territorio in collaborazione con la Fondazione don Milani.